martedì 5 maggio 2020

Breve storia con pubblicità



Ieri sera mi ha chiamato Michele. Il mio amico Michele, ne ho già scritto, è un po’ tocco ma va bene così.
In realtà l’ho richiamato io dopo aver letto le notifiche dello smartphone: Michele, dieci telefonate, e accanto un'icona tipo passo carraio, a significare che sono state tutte bannate. Ho 
dovuto farlo, mi chiamava alle quattro di notte. Prima guarda le donne nude su Tele Pavia, a volte si masturba, dorme un po’, e poi telefona a me o Ivan per dirci che si sente solo. Così l’abbiamo bannato.
– Ciao Michele, come stai?
– Ma che cavolo di telefono tieeeni?! – mi risponde con il solito accento siciliano strascicato – Ho provato a chiamarti un sacco di volte, mica funziooona. Anche Ivan, uguale, non so buoooni i vostri telefoni.
– E’ un telefono un po’ così, hai ragione, devo cambiarlo. Allora Michele, come va’?
– Ieri ho scopaaato.
– Bene, è un’ ottima notizia. Quante sigarette le hai dato?
– Un pacco.
Piccola parentesi. Tra i matti ho scoperto che vige ancora il baratto, anche se si sta evolvendo verso una proto moneta. Per gli antichi era il sale e per i matti le sigarette. Ad esempio, cinque sigarette sono il prezzo per una sega sull’ascensore del CPS. Ma poi pulite in terra ho chiesto una volta a Michele. No, ci pensa l’impresario, nel suo linguaggio corrisponde all’impresa di pulizie. E ora riprendiamo, come dopo gli inserti pubblicitari nei film.
– Un pacco nel senso di un pacchetto o di una stecca?
– Un paccheeetto.
– Ok, questa volta non ti ha fregato. Un pacchetto ci sta.
– ...
– Ma lo sai che si possono incontrare solo i congiunti e gli affetti stabili. Era un affetto stabile?
– E che è sto affetto stabile?
– Beh, qualcosa che sta fermo, non si muove. Come un monumento o un cavalcavia. Come un monumento e basta, meglio.
– Che ne so se si muove o no, l’ho conosciuta una settimana fa. È una maaatta.
Altra parentesi. I matti, tra di loro, si chiamano matti. Non è una cosa tanto comune. I banchieri, che so, oppure i trader finanziari, i notai non si chiamano stronzi, m
a con una serie di iperboli fasulle. Nei matti trionfa invece la lingua della verità, dove il sì è sì e il no no. Solo nei bambini si può trovare la medesima aderenza alle cose. Fine del secondo blocco pubblicitario.
– Ahi ahi Michele, allora non va mica bene. Se non siete congiunti o affetti stabili non potete scopare.
– Le ho dato le sigareeette…
– Non importa, sta nel Decreto Sicurezza, c'è il virus. Non lo sai che c’è il virus?

– Sì, lo so, l'ha detto Fiorello.
– Lo vedi, sono comportamenti a rischio.
 Guido, che diiici! So matto ma mica scemo. Poi mi sono lavato i denti con l’acqua calda.
Titoli di coda.

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