mercoledì 18 marzo 2020

Cuidado con el tonto, o su statistica e buon senso


Uno spettro si aggira per il web. No, non si tratta del comunismo ma di notizie sempre più allarmanti sull'epidemia. In molti casi si tratta di vere e proprie bufale, fake news montate ad arte, anche se spesso contengono un fondo di verità, e però osservato con gli occhiali al contrario, come in una gag di Franco e Ciccio. Ma con un esempio diventa tutto più chiaro, un esempio che ho trovato a suo modo emblematico.
Da uno studio non so quanto attendibile, prendiamo comunque l’ipotesi per vera, risulterebbe che il 95% delle persone infettate dal coronavirus si erano precedentemente sottoposte alla vaccinazione influenzale. Viene “dunque” ricavato (ma attenzione alle virgolette da cui è racchiuso il dunque, perché si tratta di ciò che nella logica classica viene chiamato un paralogismo, ossia una cazzata) viene ricavato che deve essere stato il vaccino a fare ammalare queste persone, se non addirittura che il covid-19 fosse già presente tra le componenti vaccinali. Tutta colpa delle solite multinazionali farmaceutiche, insomma.
Faccio ora una piccola digressione personale. Quando da ragazzo seguivo i corsi di statistica all’università, il mio professore ci parlava spesso di una sua collega, di cui ometteva il nome e chiamava per antonomasia La Scema. Ciò che caratterizzava il modo di inferire conclusioni a partire dai dati nudi e crudi de La Scema, era la sistematica incapacità di individuare dei rapporti sensati di causa effetto, già che la lettura delle correlazioni statistiche possiede sempre un margine di discrezionalità. Ad esempio, se leggeva uno studio da cui risultava che i ricchi sono più longevi dei poveri, non ne deduceva che la disponibilità di denaro ti porta ad avere cure migliori, un'alimentazione più sana, gratificazioni psicologiche etc, ma che la longevità è intrinseca e deve in qualche modo procurare la ricchezza materiale, in una sorta di caricatura scientifica della nozione protestante di grazia.
Quando leggiamo certe notizie su internet, conviene così cercare di capire se c’è lo zampino de La Scema; per farlo basta provare a ribaltare i nessi causali suggeriti dal testo. Nella fattispecie, non sarà allora che, in prevalenza, si vaccinano per evitare l'influenza stagionale gli anziani, i fragili, i malconci (guarda a caso proprio le categorie a rischio del coronavirus), mentre chi non si vaccina sono i giovani e i gagliardi che perlopiù sviluppano le cosiddette forme asintomatiche da contagio, non censiste dalle statistiche mediche?
Occhio a La Scema, dunque. Stavolta senza virgolette. E visto che gli scemi non hanno patria: cuidado con el tonto, watch out for the fool, attention au fou!

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