Un po' mi dispiace che le circostanze abbiano azzerato i post
dei no vax. Al limite, qualcuno ancora insinua un complotto sul modello delle
barzellette, dove ci stanno un italiano, un francese e un cinese in un
laboratorio microbiologico di Wuhan, e il francese prende una fialetta e la
getta in terra per fare dispetto agli altri due. Ma non potendo più andare al
bar, è rassicurante la presenza differita di quella figura eterna che è lo
scemo del bar. Perlopiù ci siamo invece trasformati in virologi, come quando ci
sono i mondiali e si diventa tutti commissari tecnici. Eppure, ripensandoci, la
tesi dei no vax aveva una sua coerenza. Gli effetti collaterali dei vaccini,
dicono. Che sono veri e non presunti e anche numerabili. Statisticamente,
possiedono la stessa probabilità che un auto fori in autostrada;
e tra i pochissimi a cui accade, un numero ancora più esiguo avrà quale
conseguenza un incidente, più o meno grave. Soluzione dei no vax: non cercare
di rendere gli pneumatici sempre più sicuri, ma chiudere le autostrade. Sto
dunque iniziando a pensare che il loro silenzio sia dovuto al recente decreto
governativo. Con la mobilità tra regioni fortemente limitata, le autostrade
ormai quasi deserte, hanno ottenuto ciò che volevano. E non rompono più i
coglioni.
Ps - In molti annoverano il premio Nobel Luc Montagnier,
scopritore del virus dell'hiv, tra i no vax. Non sono d'accordo. Le sue
posizioni attuali magari sono discutibili, come è giusto che sia all'interno
del dibattito scientifico, ma mantengono un senso della complessità,
sottigliezza, distinzione e dubbio che sono propri delle persone intelligenti.
Qualità che proprio non riesco a riconoscere ai no vax.
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