martedì 28 aprile 2020

Achtung!


Ho finalmente compreso il motivo della mia subentrata avversione per i no vax. Prima mi facevano semplicemente sorridere, come si sorride, un po' forzatamente, a una barzelletta così così, quelle di Berlusconi ad esempio, il Cavalier Bestetti che va al night club con la moglie. Era insomma un atteggiamento estetico, perché estetiche, dunque ineffettuali, erano le prese di posizione dei no vax, secondo quella forma propria delle rappresentazioni semplificate e ingenue che prende il nome di kitsch. Sì, i no vax erano in fondo solo delle macchiette kitsch, e potevano perfino essere rivalutati, con lo snobismo che ci è proprio, come si fa con i film di Alvaro Vitali.
Da quando hanno cominciato a negare l'esistenza del Covid-19, o a mettersi di traverso alla realizzazione di un vaccino che lo contrasti, manomettere i ripetitori 5g, boicottare le app per il tracciamento dei contagi (tutte cose che c'entrano come i cavoli a merenda con la sigla no vax, per quanto vedo che sono sempre le stesse persone a proporre queste iniziative, della serie quando sei scemo una volta sei scemo sempre...), anche il mio sentimento è parallelamente mutato. Non sono infatti più solo gesti estetici ma ora anche morali, o, più propriamente, immorali, già che attentano al bene comune, alla salute oltre che alla bellezza.
Dal sorriso scodinzolante e sornione mi sono così ritrovato al ringhio. Non dico sia l’atteggiamento giusto, ma l’estremità dei tempi richiama comportamenti ugualmente estremi, prese di posizione chiare, forti, come direbbe un mediocre politico in tivù. Almeno quando la mediazione razionale si sia mostrata impossibile. Che non vi venga dunque in mente di attraversare il cancello di quella cloaca che sono diventati i social network, un ambiente ormai irrimediabilmente infetto, un focolaio, e nessun vaccino potrà debellarvi da Facebook. Ma lì dovete restare. Attenzione, cane che morde!

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