
Prendo atto che è sempre più diffusa, oltre che
gradita e premiata da un florilegio di pollicioni blu, la pratica di pubblicare
su Facebook dei post a sfondo pedagogico, meglio didascalico, meglio
predicatorio, in cui vengono istruiti gli altri utenti su come diventare
persone diverse e migliori, spesso in una direzione che potemmo definire spirituale.
A venire messe all'indice sono le cosiddette "seghe mentali" – in
pratica il ragionamento tout court – a favore del pensiero emotivo, di cui ritorna il celebre slogan
della psicologia transazionale: "io sono OK, tu sei OK". Ma un'altra
parolina magica da infilare nella toppa di ogni discorso, per vedere dischiudere
istantaneamente la porta come l'apriti sesamo di Aladino, è segreto, o se si
preferisce nella versione anglosassone the secret (implicito: della vita, il
segreto della vita), che consiste nel fare o non fare una cosa piuttosto che
un'altra, tra cui bandito categoricamente è lo sforzo discriminatorio del
giudizio, guai a giudicare! E ne prendo atto, appunto, senza giudizio... Anche
se preferivo il passato prossimo in cui non esistevano ancora i filtri anti
spamming, e venivi inondato da mail che promuovevano il trading sul Forex
oppure il penis enlargement, un tipo di ginnastica molto particolare.
Almeno potevi sperare in un cazzo da venticinque centimetri, oltre che nel
portafogli pieno. Qui invece hai la certezza di ritrovarti con la testa vuota.
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