lunedì 22 marzo 2021

Compreso me

Uno chiamava il buco del culo fabbrica di cacao e orrenda ferita la fica. Era omosessuale, naturalmente. Un altro però lo chiamava froscio, ricchione, arruso e frufru. Non c'era verso che quei due si mettessero d'accordo sulle parole. Eppure fu proprio grazie a loro, e non a Nietzsche, che altri impararono che il linguaggio è sempre un’interpretazione del mondo, mai una descrizione. Diceva anche: nessuno tocchi il portafoglio, compreso me!

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