giovedì 10 giugno 2021

Big Babol

Dopo un anno e mezzo di pandemia mi sono accorto di avere scordato molte cose. I baci, ad esempio, sarò ancora capace di baciare una donna? Controllo: le labbra, quelle, ci sono ancora. Non era così scontato. A Mick Jagger, che aveva due canotti, sono diventate piccole piccole, quasi ricomprese nella bocca alla maniera di un K-Way. Ancora peggio andò a Nicky Lauda, dopo l'incidente al Nürburgring si ritrovò senza labbra, per baciare usava forse la faccia come fanno i gattini quando si strusciano. Io invece ho ancora le mie labbra, adesso devo trovare solo delle altre labbra, prima magari mi esercito con il cavo cubitale, lo si vede fare agli adolescenti in quei film ambientati nella provincia americana degli anni cinquanta. Nel mio caso esiste però una memoria del corpo, lo stesso che andare in bicicletta: non sai spiegare come si fa ma dopo la prima pedalata ti ricordi di tutto il movimento, l'equilibrio precario tra precipitare da una parte oppure dall'altra. Speriamo... Nel frattempo, a tre settimane dalla prima dose di Pfizer, per il Parlamento Europeo sono di nuovo un baciatore internazionale, ne ho (mi comunicano) licenza. Adesso tocca passare, direbbe Aristotele, dalla materia in potenza alla forma dell'atto. Ma siccome ho sempre parteggiato per Platone, me la racconto così: i miei baci stanno a una donna come una Big Babol sta a una mongolfiera.

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