Mi
sembra di essere finito dentro un film di Sergio Leone. Tutto nasce da un
recente post su Facebook, in cui mi concedevo una leggera ironia su Emma Dante,
scrittrice e drammaturga di vigore immaginifico e grande forza espressiva. Lo
stesso non possiamo dire del suo pensiero razionale, condensato nella
dichiarazione pubblica: "Chiudere cinema e teatri vuol dire fare una
guerra contro la cultura".
Numerose persone si sono precipitate per difenderla, ma è
difficile fargli capire che nel mirino delle mie parole (ripeto: ironiche) non
era la brava drammaturga e neppure la cultura in sé, e piuttosto la
formulazione apologetica e obiettivamente sproporzionata, iperbolica: “guerra
alla cultura”, ma dai…
Un tono e una rivendicazione in cui riecheggia il
peggiore corporativismo italico; dopo i culturali mi aspetto così i culturisti,
per i quali con l’ultimo DPCM viene dichiarata guerra ai bicipiti; mentre, per
i baristi, la guerra è allo Spritz; per i bagnini è guerra al cloro; per i
proprietari di night club guerra alla fica, e così via.
Ora la stupidità – perché di stupidità si tratta – non
sta nell'offrire solidarietà a tali categorie (che vanno giustamente
indennizzate e protette), ma nell’assenza di discernimento, il cui sviluppo
culmina nella capacità adulta di scegliere tra opzioni diverse e non
cumulative.
Scegliere, ad esempio e ora che l’epidemia è fuori
controllo (troppo tardi per i tracciamenti), tra il vissi d'arte, vissi d'amore
della Tosca, e i cinquecento morti al giorno previsti dalle curve statistiche
del contagio; sempre che non si chiudano prima i battenti. Ma chiudere cosa,
già che hanno proverbialmente ragione tutti, e lo dico questa volta con
tristissima serietà?
Quanto al Winchester di Clint Eastwood – “quando l’uomo
col fucile incontra l’uomo con la pistola, l’uomo con la pistola è morto” – uno
può vederselo anche dal salotto di casa, su un televisore a 55’ pollici che
davvero ha poco da invidiare allo schermo cinematografico.
Molto più intelligente mi sembrava invece il primo
discorso di Boris Johnson: Siamo inglesi, siamo duri, cazzuti, abbiamo dominato
il mondo e preferiamo i morti a cambiare stile di vita. And God save the Queen!
Poi si è ricreduto, ma provo rispetto per quel modo brusco di argomentare, magari un tantino cinico ma non stupido. Mentre la stupidità consiste nel rivendicare botti piene e mogli ubriache. Ma si sa, quando l’uomo che prova a ragionare incontra l’uomo che sragiona, l’uomo che ragiona è morto.
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