mercoledì 14 ottobre 2020

No ai semafori rossi!

Devo ringraziare il movimento no mask, e in particolare quei simpatici mattacchioni di Sgarbi, Montesano e lo Fusaro, per avermi fatto prendere coscienza che l'utilizzo imposto della mascherina rappresenta una pericolosa revoca delle libertà personali, sale di ogni democrazia. In quanto tale, aggiungono i tre moschettieri del diritto, è l'arrischiata premessa a una deriva autoritaria; il prossimo passo sarà l'obbligo di lavarsi le mani dopo aver fatto la cacca, per arrivare alla prescrizione dei cotton fioc quanto qualcuno ti dice coglione e tu rispondi cooosa, puoi parlare più forte! Una deriva che di certo condurrà a un nuovo paventato regime fascista.
    Ora che ho finalmente aperto gli occhi su questo governo brutto e cattivo e virologista, oltre a non mettere mai più la mascherina (a proposito, qualcuno vuole acquistare dieci FFP2, gli faccio un buon prezzo, le avevo ordinate quando ero ancora un cucciolo ignaro di filosofia politica) non arresterò neppure la corsa della mia automobile al cospetto dei semafori rossi, che pretendono di limitare il mio slancio ad andare dove mi pare e soprattutto quando mi pare. Un'inaccettabile soperchieria partorita dal neo-pluto-turbo-capitalismo-radical-chic, che governa le nostre vite da lussuosi attici in Strasborgo e Nuova Iorche.
    
Popolo del web, siamo in tanti, siamo una mitragliata di selfie in attesa di un occhio che ci guardi: ma diventiamo finalmente un film sonoro: facciamo sentire la nostra voce, ribelliamoci! D'ora in poi, anche voi, pigiate forte sull'acceleratore, e scordatevi una buona volta del freno. Non pieghiamo più la testa di fronte al giogo illiberale dei semafori rossi.

Nessun commento:

Posta un commento