Devo ringraziare il movimento no mask, e in
particolare quei simpatici mattacchioni di Sgarbi, Montesano e lo Fusaro, per
avermi fatto prendere coscienza che l'utilizzo imposto della mascherina
rappresenta una pericolosa revoca delle libertà personali, sale di ogni
democrazia. In quanto tale, aggiungono i tre moschettieri del diritto, è l'arrischiata premessa a una deriva autoritaria; il prossimo
passo sarà l'obbligo di lavarsi le mani dopo aver fatto la cacca, per arrivare
alla prescrizione dei cotton fioc quanto qualcuno ti dice coglione e tu
rispondi cooosa, puoi parlare più forte! Una deriva che di certo condurrà a un
nuovo paventato regime fascista.
Ora che ho finalmente aperto gli occhi su questo
governo brutto e cattivo e virologista, oltre a non mettere mai più la
mascherina (a proposito, qualcuno vuole acquistare dieci FFP2, gli faccio un
buon prezzo, le avevo ordinate quando ero ancora un cucciolo ignaro di
filosofia politica) non arresterò neppure la corsa della mia automobile al
cospetto dei semafori rossi, che pretendono di limitare il mio slancio ad
andare dove mi pare e soprattutto quando mi pare. Un'inaccettabile soperchieria
partorita dal neo-pluto-turbo-capitalism
Popolo del web, siamo in tanti, siamo una
mitragliata di selfie in attesa di un occhio che ci guardi: ma diventiamo
finalmente un film sonoro: facciamo sentire la nostra voce, ribelliamoci! D'ora
in poi, anche voi, pigiate forte sull'acceleratore, e scordatevi una buona
volta del freno. Non pieghiamo più la testa di fronte al giogo illiberale dei
semafori rossi.
mercoledì 14 ottobre 2020
No ai semafori rossi!
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