mercoledì 21 ottobre 2020

Paragoni


Ha perfettamente ragione Alessandro Vespignani: se vuoi conoscere l'andamento di un'epidemia, e, dunque, le misure di contenimento da approntare, è del tutto inutile domandare a un virologo, anzi a una pletora di virologi, ognuno ha il suo preferito come accadeva nelle boy band. Devi piuttosto sentire un epidemiologo, che guarda a caso è la professione di Vespignani. Il quale ha perfettamente ragione, sì, ma il suo paragone automobilistico – i virologi nel ruolo di bravi meccanici, l’epidemia a interpretare il traffico all’ora di punta – non era abbastanza crudo, così da generare quella memorabilità goliardica da barzelletta un po’ sconcia.

Per ficcare una buona volta il concetto dentro la zucca di politici ma anche semplici cittadini, io l'avrei figurato a questo modo: chiedere conto a un virologo degli sviluppi di un'epidemia, è come chiedere a una fica dell'andamento demografico nei nove mesi successivi. Nella migliore delle ipotesi, (non) ne capirebbe un cazzo.


Nessun commento:

Posta un commento