sabato 19 marzo 2022

Do ut des, o su eros e politica



Comprendere il funzionamento di un tavolo diplomatico per la pace, non è difficile. Basta pensare ai nostri appuntamenti galanti. Anche qui abbiamo dei punti di forza – degli asset – e delle debolezze che vengono negoziati.

Ad esempio. Una donna di venticinque anni molto carina possiede, come minimo, queste risorse: bellezza e tempo, di cui è perfettamente consapevole. Perché l’accordo risulti conveniente, l’uomo con cui si siede a bere uno Spritz dovrà essere in grado di esporre sul tavolino delle trattative (tra un posacenere con la scritta Campari e una macchia brunita di caffè, lasciata sulla tovaglietta a quadri dai clienti precedenti) uguali requisiti.

In alternativa – mettiamo che l’uomo sia bruttino e abbia superato i quarant’anni, fatidica età in cui si ribalta la clessidra – potrebbe avere molti soldi, oppure prestigio sociale e professionale, un Suv enorme e scoreggione, talento artistico, doti verbali e intellettive non comuni, o infine e come cantava De Andrè, tra tutte le virtù la più indecente… Diversamente, sarà difficile arrivare a un accordo, a un bacio. Do ut des.

Ma allora è questo l’amore, ciò che negli istituti tecnici commerciali chiamano partita doppia?

No, non l’amore: è l’eros. L’amore, secondo Lacan, consiste nel donare ciò che non si ha, e per amare ed essere amati bisogna svuotarsi di tutto il proprio valore, reale o presunto. Lo stesso per ottenere quel che Immanuel Kant chiamava “pace perpetua”: il forte deve farsi debole, così come, nelle relazioni sentimentali, il bello convertirsi in brutto, il ricco in povero ecc.

Tocca dunque capire se Russia e Ucraina vogliano arrivare a una pace amorosa oppure erotica. Fino a ora, non mi sembra che i contendenti abbiano mostrato di volere donare all’altro ciò che non possiedono, e al contrario di incassare il maggior numero di benefici.

Per interrompere lo sterminio, sarebbe dunque già tanto se riuscissero a ottenere un compromesso erotico al ribasso. Ma io temo che si arriverà a qualcosa che somiglia piuttosto alla prostituzione… 

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