giovedì 29 novembre 2018

Tutta colpa di mucche e lattai, o sullo squallore delle polemiche post mortem


Vediamo, se ho capito bene: uno stupro che viene simulato, non agito, SIMULATO dentro un film dopo che la stessa scena era stata presentata all’attrice in sceneggiatura e da lei evidentemente accolta, diviene un intollerabile affronto alla dignità, non solo, della donna prima che dell'attrice in questione, ma di tutte le donne del mondo, anzi anche di quelle fuori dal mondo o come si dice dell’eterno femminino, con il regista, appena scomparso, visto quale emblema di maschilismo per avere aggiunto a sua insaputa – a insaputa dell’attrice, non dell’attore che interpreta l'amante stupratore, a sua volta e per questo mostrificato – un dettaglio a lei ignoto; e per inciso l’attrice (a posteriori) avrebbe potuto rifiutare il girato e pretendere che la scena venisse nuovamente ripetuta, in totale corrispondenza al copione sottoscritto.
Questo è ciò che ho capito leggendo i commenti internazionali sulla morte di Bernardo Bertolucci, la cui onda di acredine e appassionate difese a oltranza, come spesso accade, fa risacca sulla spiaggia di Facebook, dove va a cumulare assieme a ogni altra deiezione della blatera mondana. O detta in altre parole, e sempre se ho capito bene, a essere oscena non è la sequenza di totale finzione e neppure l'espediente registico più furbetto che proditorio (tutt'al più possiamo rubricarlo alla voce goliardia, certamente grossolana, e per favore non tiratemi in ballo Stanislavskij e il suo famigerato Metodo), ma quella sostanza ricavata dalla parte grassa del latte, separata dal latticello tramite un processo di inversione di fase, derivante dalla panna ed utilizzata per rendere più scabrosa e memorabile la scena; senza però riverlarlo all'attrice che si chiamava Maria Schneider e un poco ci rimase male, così forse accentuando, come sperato da regista e attore protagonista, Marlon Brando, quella sua espressione bellissima ma sempre un poco dolente, che ne segnò il destino tragico anche fuori dal set. Il risultato del procedimento è un'emulsione, principalmente di acqua e grassi, in cui sono disciolti zuccheri e proteine, nella cui fase fluida cristallizzano solo in parte.
Ok ok, lo dico facile: l’oscenità sta nel burro, e che cavolo, non potevano dirlo subito! Si vergognino dunque e abbassino il capo tutti i lattai, ma anche le mucche che, oltre a essere artefici della materia prima, figurano quali probabili complici della malefatta, e secondo me hanno preso del fieno sotto banco per tacere...

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