Cammina svelta sotto i platani artigliati
e monchi. Ed è bella, di quella bellezza vagamente
compressa, come una camera d’aria gonfiata troppo che inizi col tempo perdere atmosfere.
Un amico l’accosta, è mattino, inverno, freddo.
La passante continua a camminare, chiusa dentro al suo copertone
di gomma spessa e pensieri.
L’amico le dice allora delle cose, la tempesta di frasi gentili,
annotazioni argute, inviti latenti.
Dopo aver percorso uno accanto all'altra tutto il viale
alberato, arrivati a una
piazzetta la passante si
gira nella direzione del mio amico:
Guarda, sei carino, ma proprio non riesco ad ascoltare quello che stai dicendo. Sono un po’ stanca. Questa notte ho fatto l’amore tutta la notte, con il mio ragazzo.
Guarda, sei carino, ma proprio non riesco ad ascoltare quello che stai dicendo. Sono un po’ stanca. Questa notte ho fatto l’amore tutta la notte, con il mio ragazzo.
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