sabato 18 agosto 2012

Persone simpatiche, o sul concetto di "lettore implicito"

C'è della gente, li incontro in giro, son persone simpatiche mi chiedono come mai non scrivi più e io gli rispondo non è vero, ti interessa quello che scrivo, vai su internet guarda questo è l'indirizzo, comunque lo trovi facile anche con Google, gli dico questa cosa, è proprio una persona simpatica, una di quelle che a me sarà un mio vizio, ma mi risulta sempre simpatico chi si interessa a quel che faccio, e quello che faccio io nella vita, per mio piacere, è scrivere. Da quando ho iniziato a tenere un blog, son già passati più di tre anni, si sono accumulati in archivio quasi 300 interventi, l'equivalente di più di 1.000 cartelle dattiloscritte, in pratica un libro di 500 pagine pensavo dopo aver salutato la persona che conosco con una pacca sulla spalla, ma tu guarda che simpatico si interessa a quel che faccio, che poi quello che faccio io è solamente scrivere, mi piace quello. Ma perché proprio scrivere – 300 interventi, 500 pagine, 1.000 cartelle –, perché parole e non invece qualcos’altro, che ce n’è tante di cose belle da fare? Tipo ho conosciuto uno, gli piace buttarsi giù dal ponte e lo fa per davvero, si butta giù dal ponte, e va da sé che se lo faccio io muoio ma lui non muore mica, no, ha un elastico che lo tira su all’ultimo metro e poi giù un’altra volta dal ponte, gli piace così. O magari qualcosa di più costruttivo, ecco, meglio, di più pregnante, ci piazziam lì una parola difficile, non guasta mai… E poi per chi? Gli strutturalisti lo chiamavano mi pare "lettore implicito", così già che ci siamo dimostro anche di essere una persona colta, non era un caso se conoscevo la parola pregnante, a differenza di quelli che conoscono solo una parola difficile la ripeton di continuo, pregnante, pregnante, pregnante… a Ragioneria lo chiamerebbero, mi pare, invece, "valore aggiunto". Passa un mese o due ritrovo in giro la persona dell’inizio, non quello del ponte, dev’essere ancora lì appeso allo yo-yo, quello simpatico che c'è in giro della gente son proprio simpatici, e poi come stai come non stai, si interessa anche alla mia salute, ti trovo bene mi dice la persona simpatica che conosco io fin dall’inizio, forse un po' magro dall'ultima volta, uno o due mesi fa, che bravo si interessa anche al mio aspetto, ma perché non scrivi più? Ecco, pensavo allora quel giorno lì dopo due mesi: e se fossi invece uno scrittore che il mio lettore implicito, chi mi legge, è un po’ antipatico…

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