mercoledì 14 febbraio 2024

Evoluzione e involuzione, il caso inglese

 

Prima per via della musica, poi, estendendo quell'evidente primato a tutto il resto, ho finito col convincermi che gli inglesi siano il popolo più evoluto al mondo. Ma appena giunto alla conclusione mi sono accorto che sono anche il più involuto: chiusi su sé stessi, attaccabrighe, concentrati sui risultati del proprio club calcistico ma disinteressati a tutto il resto, almeno quando il perimetro dell’attenzione è limitato dalle pareti perlinate di un pub, sempre quello, mai un altro; non c’è nemmeno bisogno di chiedere: quando il bicchiere di birra è vuoto ci pensa il barista e riempirlo di nuovo.

Considerazioni che si escludono a vicenda, ma non per questo meno vere. In tutto ciò l'intelligenza c'entra solo limitatamente; come hanno mostrato Fruttero e Lucentini nel loro saggio La prevalenza del cretino – dell'intelligenza, in quelle pagine acute, viene mostrato il risvolto, l'ombra – si può essere intelligenti o cretini sia facendo il professore universitario sia l'elettrauto, entrambe le qualità sono in buona parte casuali.

Con evoluto intendo dunque la capacità di sporgersi sul mondo, essere curiosi, ironici, attenti alle sfumature, fare collegamenti e poi approfondirli; e ciò riguardo tutte le cose e non solamente quelle che godono di maggiore considerazione intellettuale, senza temere di pronunciare i perché dei bambini. Insomma, se non proprio di intelligenza stiamo parlando della sua premessa, il terreno in cui il seme può germogliare e l'albero crescere sano e forte.

Per avere un esempio di persona inglese evoluta basta andare su YouTube e cercare le interviste a Colin Firth in italiano; parla un ottimo italiano tra parentesi, ma soprattutto parla di qualsiasi argomento con sguardo acceso e competenza. Perché allora la biforcazione, perché in alcuni casi la pianta cresce, si evolve, porta a compimento la fioritura e in altre involve senza dare frutto, come il fico che nel Vangelo Gesù incenerisce?

Qui è già più difficile rispondere, ma un'ipotesi potrebbe essere che lo sviluppo umano è sempre ostacolato, e replicando l'astuzia dell’edera ci si deve inventare le vie più impervie. L’ostacolo maggiore è costituito da ciò che gli altri pensano di noi, o ancora più precisamente dall'io ipotetico, ciò che per loro dovremmo essere. Possiamo anche chiamarlo codice sociale o, come faceva Lacan, Grande Altro; nel caso inglese è particolarmente ristretto e normativo: il tè alle cinque di pomeriggio, not a minute more, not a minute less, i movimenti esatti e sempre uguali del cambio della guardia reale, la rigida prossemica dei corpi. Good morning madame! Good moring sir!

Chi riesce a liberarsene è salvo, di più: può evolvere verso possibilità sempre più complesse e libere, concepire album come Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band o inventarsi la macchina di Turing, sono infiniti i campi dove scoprire cose nuove e condividerle. Ma la scoperta più grande coincide con il precetto greco del conosci te stesso, l’unicità del proprio pagaiare nel fiume della vita – se è vero che tutto conduce al mare, vecchi scarponi e grandi imperi, il viaggio permette a ciascuno uno stile con brevetto d'esclusiva. Chi invece si intruppa su crociere all inclusive, non importa se sulla prua ci sta scritto Titanic o Mediaset, smette di evolvere, si creano delle falle da principio impercettibili, sprofondando infine nella routine.

Esiste anche in questo caso una premessa evangelica, se letta in chiave metaforica dice qualcosa di molto simile alla psicologia moderna: "Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo." (Luca, 14 26.)

Per attualizzarne il messaggio basta sostituire alla famiglia di sangue quella famiglia allargata che appare quando accendiamo il televisore. Solo odiando Mara Venier o Fabio Fazio o Enrico Mentana, solo odiandoli cordialmente, beninteso, e con loro anche la famiglia social, ogni famiglia è uguale nell'imboccare il pensiero senza darlo a intendere (guarda l'aeroplano, wrooom... e mentre il bambino spalanca la bocca per la sorpresa dentro un bel cucchiaio di omogenizzato), solo così l'individuo può evolvere.

In Inghilterra si vede che odiano i loro megafoni pubblici con maggiore anarchica caparbietà, e a questo modo dischiudono le porte del regno; non so se sia propriamente il Regno dei cieli ma certo lo è della fantasia, dell'impulso creativo. Sono però molti, anche lì, a seguire il verbo famigliare, la voce del noi, e in quel caso lo fanno con un ossequio davvero ottuso. Tanto imbattibili nello sciogliere nodi quanto nell'annodarsi una scarpa con l'altra.

2 commenti:

  1. Comunque non sottolinei che il fico seccato da Gesù non stava dando frutti fuori stagione. Dettaglio non irrilevante. ;)

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