sabato 15 luglio 2017

Ma chi è?



Ma chi è? Chi è l’uomo fermo in galleria – le quattro frecce inserite, il braccio fuori dal finestrino – intento a fumare una sigaretta seduto sull'auto in sosta? Altre volte sta parlando al telefonino, si agita, sbraccia, oppure non fa nulla e fissa quasi esanime il parabrezza. Estate, inverno, pioggia, sole. Non importa. Nemmeno del rimbombare dei veicoli in corsa sotto la volta trapuntata dalle lampade ai vapori di mercurio, la luce arancione a giorno. Monossido di carbonio, particolato, ossidi di azoto… Macché, niente lo dissuade. Ti inoltri in una galleria – eccolo, immobile alla prima piazzola d'emergenza, la fissità di un geco alla parete. A volte può essere un furgone bianco, ma è ancora lui. C'è chi dice sia lì da sempre, forse davvero è lì da sempre. Altri giurano di averlo visto manifestare all'improvviso. Basta un pertugio, un niente d'asfalto in cui fare tana e PUFF!, appare come Zorro quando viene maltrattato un peone. Qualcuno per caso lo conosce, dobbiamo chiamargli un dottore?

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