venerdì 1 luglio 2011

Un dubbio


Oggi mi è venuto un dubbio. Quel genere di dubbi che dopo due o tre giorni pensi ma va' che dubbio scemo, ti pare, devo essere proprio scemo ad avere di quei dubbi qui, come quello che mi è venuto un paio di giorni fa; o forse erano tre, adesso non ricordo bene. E però, mentre lo pensavo - e in realtà lo sto pensando adesso, come dicevo: è un dubbio attuale ma facciamo finta che - ecco, il dubbio diventava sempre più grosso, più dubbioso, è lievitato... E va finire che lo devi dire a qualcuno, quando ti succede, ed è successo, per poi vederlo sgonfiare piano piano. E così bon, io lo dico, e se anche nessuno mi risponde - "ma va che dubbio scemo ti è venuto..." - tra due o tre giorni capace che sono io stesso a riconoscerlo, e a darmi una pacca forte sulla fronte come facevano gli attori nei film francesi degli anni quaranta e cinquanta, solo i francesi, gli inglesi al massimo alzavano gli occhi verso il cielo con una lieve incrinatura nel respiro, le labbra impercettibilmente tirate da una parte, quando si accorgevano di aver detto una stupidata. Che poi qualcuno se lo immagina un inglese - un francese forse sì - a pensare, ad averci proprio il dubbio, intendo, che tra incastrare un aggeggio di metallo nella bocca di un bambino di cinque anni, o anche otto, dieci, va', un apparecchietto ortodontico per raddrizzare gli incisivi (le viti, gli elastici, le gengive da suturare; il bambino guarda il dentista e ha quell'espressione tra l'incredulo e lo spaventato, come un giovane castoro di fronte a una monumentale diga di cemento...), che tra questa prima figurina - bambino con apparecchio, ok, teniamola dunque bene in mente - e ora posiamoci a fianco quella di un cucciolo di dobermann, il gesto di recidere la coda e le orecchie al nostro cucciolo dopo avergli fatto inalare l'isoflurano alogenato con una mascherina, che è più allungata, conica, di quella per le persone (da grande avrà le orecchie dritte e affilate come spade, ma intanto anche lui fissa il veterinario da sotto la mascherina a cono, sembra domandargli qualcosa, e non si tratta di un biscotto o la pallina rossa con le bugne, prima di addormentarsi), a guardare bene dico, ma proprio bene bene, non è che tra queste due figurine ci sia tanta differenza: è lo stesso gesto! O magari, era solamente un dubbio...

3 commenti:

  1. Voler bene a un cucciolo e poi ad un cane adulto prescinde dal fatto che abbia le orecchie dritte o meno.
    La cosa incredibile è che per quanto lo si tratti male o con indifferenza corre sempre da te...e allora...perche non evitargli qualcosa di inutile per dimostrargli un po di riconoscenza???

    RispondiElimina