martedì 2 febbraio 2010

Letture


Leggo. “La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati, e li chiude agli altri. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. La uso come antidepressivo.” Lo leggo alle 17 e 56 di martedì 2 febbraio 2010. Alle 17 e 57 leggo che il ministro della gioventù Giorgia Meloni ha risposto a Morgan, il quale dichiara ciò che ho appena letto, ma poi ritratta, e io leggo la ritrattazione di Morgan, Giorgia Meloni risponde a Morgan che la televisione pubblica non dovrebbe concedere ”un pulpito autorevole da cui ergersi a un intellettuale finto-ribelle pagato con i soldi dei cittadini”. E io leggo anche la Meloni, leggo tutto. Sono le 17 e 58. Il rumore sordo di uno sciacquone e mia madre esce dal bagno con una berretta da alpinista in testa. Le chiedo: Mamma, per quale motivo mi avete insegnato a leggere?

3 commenti:

  1. ma anche tu ne scrivi? E allora ti seguo, due considerazioni: affermare un fatto che praticamente tutti sapevano è una colpa? La punizione mi sa tanto di falso moralismo, falsissimo. E ancora, perchè parlarne così tanto? Le abitudini e i vizi dei cd vip interessano e molto. Che tristezza.

    RispondiElimina
  2. quel che a me ha più impressionato dell'intera trascurabile vicenda, è l'incredibile "potere osmotico", chiamiamolo così, che il peggio e l'irrilevante esercitano sulle nostre vite. sia morgan che la meloni sono evidentemente comparse di una compagnia di giro delle più sgangherate. e però io mi bevo tutto, mi leggo tutto quando l'evidenza spettacolare depone all'altezza del mio sguardo. intanto non ho ancora letto guerra e pace, o i sette contro tebe di eschilo. mi torna in mente una delle tante perle di giorgio gaber. quando ci invitava ad apprendere l'arte lieve, ma consapevole, non distratta, dell'evitamento. a cui segue il compiacimento serale di essersi "persi" questo o quello. ecco, la dichiarazione di morgan e la risposta della meloni, io avrei proprio voluto perdermele.

    RispondiElimina
  3. la citazione di Giorgio Gaber è quantomai appropriata; oggi si vive di queste cose

    RispondiElimina