sabato 6 febbraio 2010

Pausa pranzo

Case della nuova urbanistica, senza identità, concepite e partorite nella notte di timbri e pantomima; come i giovani assicuratori che per strada, all’ora del pranzo, si salutano “cari ragazzi!”
E la ragazza dietro al banco sta benissimo: sciacqua bicchieri e ci si ammira. Attira la più giovane e rampante clientela: impiegati di banca, top manager running: secchi nella sfera d’amido e matita. Tutto un gioco di scatole magiche, alla ribalta delle fotovoltaiche.

Francesco Osti - da Itinerari, Stampa 2009 (in pubblicazione)

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