Oltre il muro e il salto degli spalti, nell’ombra della cabina di radiocronaca vedo le teste coi panama, a tratti il rinsecchito profilo tedesco. Mi chiedo quale sia l’unità di misura che segna la distanza fra me e loro e il tempo in solitudine per percorrerla. Forse anch’io finirò spettatore al polo-club a contare nelle pause i giri dell’irrigatore, oppure a seguire sempre più lontana la figura del giardiniere che passa ogni paletto…
Francesco Osti - da Itinerari, Stampa 2009 (in pubblicazione)
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