sabato 21 dicembre 2024

Giudizi e pregiudizi


Però un po' ha ragione Morgan, quando in risposta a Jovanotti – sempre intelligente, ma sempre anche ecumenico: Tony Effe collega di Mozart è una bella battuta espressa durante l'intervista a Belve, ma anche un modo per svicolare dal giudizio – dice Morgan che l'arte va invece giudicata, e l'esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno è sacrosanta. Il giudizio, continua lo scapigliato da Monza, non va però esteso alla persona. Ed è davvero questo il punto.

Nell'invitare un artista in un contesto pubblico si sta (implicitamente) esprimendo un giudizio sulla sua opera, in cui a ogni scelta corrisponde un'esclusione. Invitando inizialmente Tony Effe al concerto di Capodanno, ecco la domanda giusta da farsi, l'amministrazione capitolina chi aveva deciso di escludere, qual era il giudizio contenuto in quella scelta?

Probabilmente la risposta sarebbe stata: "Io, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma a nome del popolo romano, escludo tutti gli artisti che hanno meno successo di Tony Effe." Un giudizio quantitativo dunque, il giudizio di chi consegna al mercato ogni responsabilità personale. E dal momento che Sesso e samba è in testa a ogni classifica, Tony Effe ha pieno diritto di essere offerto quale eucarestia laica: prendete e mangiatene tutti.

Peccato che non sia un giudizio estetico, e piuttosto un pregiudizio. La sua natura superstiziosa può così essere riassunta: ciò che piace a tanti deve essere anche bello, se miliardi di mosche mangiano merda la merda non sarà tanto male... Assaggiamo.

I testi del trapper romano sono del tutto irrilevanti, potranno anche essere sessisti ma la sciagura culturale avviene a monte, e consiste nell'avere accolto il pregiudizio quantitativo come parametro di giudizio, lavandosi pilatescamente le mani. Salvo poi cambiare idea, ma non in virtù di uno sforzo interpretativo e di nuovo a seguito del mugugnare dei benpensanti, tanti, che all'improvviso reclamano l'incarcerazione di Barabba.

Se dovessimo dar credito a tale disposizione doppiamente pregiudiziale (in entrambe le scelte di Gualtieri il merito musicale non viene contemplato) dovremmo chiudere tutti gli spazi pubblici a Paolo Conte, che su Spotify si assesta su posizioni ben distanti dalla vetta. Quindi fare eseguire il concerto di Capodanno a Geolier, il cantante con più streaming in Italia. La terra dei...

(PS - Per cui beccatevi Paolo Conte, si può ascoltare cliccando qui, in una versione live di Diavolo rosso che dirige – sì, dirige, come si fa nelle orchestre sinfoniche – con il solo sguardo. Basta un suo colpo d'occhio sornione per passare il testimone da un musicista all'altro, ogni solo musicale comincia dall’abisso dei suoi occhi azzurri. Uno dei pochi casi per cui l'espressione capolavoro assoluto non suona come un'iperbole.)

1 commento:

  1. In effetti la toppa di Gualtieri non è stata escluderlo, Tony Effe.
    E' stata invitarlo

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