martedì 25 maggio 2021

Il casco arancione


Uno girava con un casco arancione da ciclista, lo indossava anche quando camminava con un'andatura vagamente saltellante, oppure entrava trafelato nei negozi, ma perlopiù sopra una bicicletta del genere chiamato Graziella, su cui pedalava con ostinazione. Era sempre da solo, mai che qualcuno gli passasse la borraccia. Se avevi la fortuna di trovarlo fermo a sistemarsi il casco (fermo si fa per dire, rimaneva nel corpo un moto sussultorio, come nei terremoti), potevi chiedergli dove andava così di fretta, un dubbio che era venuto a molti. Ma lui forse confondeva dove con devo, devo andare rispondeva con gli occhi fissi al campanello cromato, devo andare... E scompariva all'orizzonte con la sua Graziella, il casco arancione un po' sbilenco.

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