lunedì 24 maggio 2021

Sono vaccinato

Assieme a migliaia di altri italiani, domenica ho fatto la vaccinazione. Pfizer fortunatamente. Chissà perché da bimbi si temono così tanto le iniezioni - guarda che ti faccio la puntura, minacciavano le nonne per acquietarci - quando sono perlopiù indolore e durano pochi secondi. Non fa eccezione il vaccino per prevenire il Covid. Dopo si viene invitati ad attendere quindici minuti, nel caso si verificassero delle reazioni avverse, nei quali mi sono trasferito su una seggiola di plastica all’interno di una grande palestra. Al mio fianco un coetaneo, siamo sulla cinquantina dunque, anche lui è in decantazione, la distanza è quella prevista di un metro, forse qualcosa meno. Squilla il suo telefono, suoneria di Ricky Martin. Risponde. Nel farlo si abbassa la mascherina, e così continua in un’affabile conversazione. Mi scusi dico io quando vedo che va per le lunghe, ma la mascherina è obbligatoria, e faccio segno. Non si preoccupi risponde con un sorriso largo, sono vaccinato. Clic.

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