lunedì 16 agosto 2010

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Come già anticipato nel post del 14 agosto, Fontana con soldino termina qui. Non essendosi stabiliti significativi legami di reciprocità, diciamo così, non mi sembra di dovere alcuna ulteriore spiegazione. Se non forse a Carlo, l'unico assiduo e partecipe frequentatore di questo blog, che essendo anche mio amico e complice libraio, avrò di certo occasioni in ciò che chiamano "vita vera". Un'espressione che fino a qualche tempo fa trovavo nauseante e sciocca - come se non ci fosse verità, perfino più verità, in una pagina di Faulkner che in una domenica pomeriggio in visita a un ipermercato - ma che sto invece tornando a rivalutare. Massi, caviamocela a questo modo: saluto e ritorno alla vita vera, o almeno ci provo ad averne una come dio comanda. Quanto a Fontana con soldino, ho deciso di non chiudere in via definitiva. Di cancellare tutto, insomma. Oltre alla memoria in archivio di questa esperienza, che in ultimo valuto come positiva e perfino emozionante, è possibile, anzi probabile, che in futuro io faccia qui confluire i testi che andrò via via realizzando, il mio lavoro giornalistico e narrativo. Le cui finalità e cadenza, trovo importante sottolinearlo, saranno però autonome ed estranee alla curiosa genetica di un blog. Saluti, dunque. E buone cose.

8 commenti:

  1. Però dispiace, e non solo a Carlo.
    A presto, e chissà che quel soldino nella fontana porti buone cose anche a te.

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  2. Ciao Guido Hauser spero di leggerti presto.
    (Mi ha portato a questo blog il Teledurruti di Fulvio Abbate

    Salvo Psalvus

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  3. ...non capisco. I blog migliori non hanno bisogno di tante celebrazioni che passano attraverso un commento. Non so cosa cercassi il giorno che hai deciso di aprirlo ma scegliere di chiuderlo per un'assenza di condivisione legata a presenze virtuali mi pare contorto. Quello che sei e che scrivi lo sei indipendentemente da uno shinystat. Non mollerei. Ciao
    Almanocturna

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  4. ....sai guido sono convinta che non vuoi chiudere davvero questo bellissimo blog.ciao sabrina

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  5. http://wwwnew.splinder.com/myblog/comment/list/23169102

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  6. grazie, ma probabilmente mi sono espresso male. il mio (momentaneo?) abbandono non muove da "un'assenza di celebrazioni", come suggerisce Almanocturna. piuttosto da ciò che si potrebbe forse rubricare alla voce "ragioni personali". e tra queste ragioni, la volontà di dedicarmi in modo più serio e continuato alla narrativa e allo studio, sfuggendo alla tentazione del "tutto e subito" offerto dalla forma comunicativa di un blog (forma che, per altro, nella sua iper-modernità a volte pure un po' cialtrona, continua ad interessarmi molto). infine, sono alle prese con una brutta forma di depressione, che da condizione mutevole e perfino vezzosa dell'umore, si è trasformata in malattia a tutti gli effetti. saluti e grazie ancora per l'amichevole attenzione (anche a te, cara Sara).

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  7. Io abito la possibilità,
    una casa più bella della prosa
    con tante finestre in più
    e porte migliori.

    Ha stanze come cedri
    dove lo sguardo non può penetrare -
    e per tetto syerminato
    la volta del cielo.
    La frequenta la gente più amabil.
    Così vi passo il tempo:
    spalanco le mie piccole mani
    per colmarle di Paradiso.
    Emily Dickinson

    Un caro saluto. A presto.
    Lidia

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  8. penso che chi abbia creato qualcosa possa sceglierne la destinazione... Se la cosa diventa condivisa e apprezzata, il suo creatore deve considerare questi aspetti, valutare e scegliere il meglio per la sua creatura e per chi l'apprezza. Tuttavia è sempre il creatore l'elemento fondamentale. Tutto questo "giro" per comunicarti anche il mio apprezzamento qualunque decisione prenda. Prendila per te stesso.

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