mercoledì 15 ottobre 2025

Ioana (mi ricordo 56)

Mi ricordo di un'operatrice telefonica di nome Ioana, ma prima dovevo parlare con decine di altri operatori telefonici, forse centinaia. Dopo avere ricevuto assistenza, il giorno stesso o, al più tardi, il successivo, arriva una mail per esprimere valutazione sul servizio. Mi dia un giudizio positivo, per piacere.

Te lo chiedono con la voce che si fa più bassa al termine della chiamata, come se ti stessero confidando un segreto – da non rivelare a nessuno, acqua in bocca. Sì sì, rispondo io. Le darò il massimo dei voti o delle stelline o di quello che è, cosa che poi faccio davvero.

A volte è possibile aggiungere un commento discrezionale, è lì calco un po’ la mano: Operatore gentilissimo e competente, problema risolto, mi raccomando non lo licenziate!

L’ultima frase in realtà non la scrivo, ma riassume il mio gesto. Un gesto che percepisco come eroico, sono orgoglioso di quel che ho appena fatto, mi sembra di avere gettato un salvagente a una persona che stava per annegare.

Quando vedo che esita, per pudore immagino, a pormi la richiesta, sono io ad anticipare le mie intenzioni. Grazie, grazie davvero replica l’operatore telefonico, e non si capisce se si riferisca al giudizio positivo o al fatto che l’ho sgravato dal compiere la questua.

A quel punto un po’ mi dispiace interrompere la telefonata, ormai mi sembra di parlare con un amico; di certo siamo complici e vorrei chiedergli come va: tutto bene con la fidanzata? Nel caso si tratti di una donna sono tentato di invitarla fuori a cena, o più cautamente per un caffè. Ma non faccio neppure questo.

Ci lasciamo così, buona giornata, buona giornata e buon lavoro a Lei, solo su Amazon ci si dà del tu. Ciao Guido ti viene detto già alle prime battute, io mi chiamo Ioana – eccola, finalmente è arrivata  e parlo dalla Romania. Ti va bene o preferisci un operatore italiano?

No, va benissimo. Gli italiani, specie quelli che votano per certi partiti, mi stanno mediamente sulle scatole. Ma taccio anche quest'ultima appendice. Oltre al fatto che me la sto immaginando con tutti gli stereotipi etnici del caso; dunque un po’ in stile entraîneuse, confesso.

Parte a razzo e termina dopo pochi minuti, la lingua di Dante assume un andamento beccheggiante tra le sue labbra, dalla musicalità modernista. Sembra Trapattoni durante una conferenza stampa in tedesco. Ma utilizza termini esatti e scolpiti, le persone che votano per quei partiti non so mica se li conoscono, probabilmente avrebbero dovuto cercare sul dizionario.

 C'è altro, Guido, che posso fare per te?

 Direi di no Ioana, mi sei stata di grande aiuto.

 Ho fatto solo il mio lavoro.

 Beh, alla prossima allora.

Accidenti, ho scordato di lanciarle il salvagente, i flutti stanno per inghiottirla. Una barchetta di carta che naviga nel grande mare del precariato. Giusto il tempo di udire quell’ultimo S.O.S. Non dimenticare di lasciarmi un giudizio positivo, per piacere per piacere per piac...

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