La lingua
tra le labbra da succhiare
come facevamo sulle panchine
del Centro Sportivo con il ghiacciolo
Draculino – prima veniva il succo
e, solo all'ultimo, il ghiaccio incolore.
Si intravedeva all'interno lo stecco,
ricordava l'ecografia di un feto:
le manine immobili, il corpo morto.
Fanno molto più effetto i funerali
nei giorni di pioggia, e col sole a picco
del solstizio d'estate decidemmo
di prolungare un bacio ormai disciolto.
Nessun commento:
Posta un commento