Non ho mai amato particolarmente la musica degli Wham, ma rivedendo il video di Last Christmas ho avuto un brivido. Certo, è tutto costruito attorno a una colossale bugia – non la simulazione eterosessuale di George Michael, intendo, qui abbracciato a una bella ragazza bruna, ma che la vita sia semplice e spensierata, amichevole come un'allegra combriccola giovanile sulle piste da sci, poi tutti in baita a festeggiare il Natale (Goffredo Fofi aggiungerebbe: chi glieli ha dati i soldi per lo skipass? e per lo champagne?) Eppure, negli anni Ottanta e in particolare nella leggerissima musica di questo video altrettanto leggero, si è riusciti nella difficile impresa di coniugare bugia con fantasia, la cui sintesi è quanto di più vicino al significato che Leopardi assegnava al termine illusione. E come abbiamo imparato malvolentieri sui banchi di scuola, mentre George Michael e le sue canzoncine disimpegnate ci chiamavano oltre i finestroni su via Mazzini, senza illusione la vita diventa davvero poca cosa. Diventa la disillusa vita che stiamo ora vivendo.
( https://youtu.be/E8gmARGvPlI?si=njv4aUGSSHeODkZE )
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