venerdì 11 ottobre 2024

La voce degli ebrei

Quando, nel decennio scorso, ci furono le stragi islamiste in Francia e Inghilterra, si chiese ai mussulmani presenti in quei paesi – ma fu fatto anche qui – di scendere in piazza e manifestare il proprio dissenso, ottenendo risposte perlopiù tiepide e levantine, nelle quali prevalevano i se i ma e i però. 

Ora è venuto il momento di porre quella stessa richiesta a tutti gli ebrei, e ho detto proprio ebrei, non israeliani, ovunque essi vivano: dissociatevi pubblicamente da una guerra parzialmente giusta nelle premesse difensive (ma forse non si dovrebbe mai parlare di guerre "giuste", e solo di guerre legittime), quanto criminale nei modi. Guerra combattuta da Israele, guerra di sterminio, guerra con una proporzione di vittime civili e di minori inaudita, guerra in cui per la prima volta si spara intenzionalmente contro le truppe dell'Unifil, come a dire dell'unica agenzia di pace (l'ONU) di cui l'umanità è riuscita a dotarsi, con tutti i limiti che l'impresa comporta. Guerra per dirla con un solo aggettivo, vergognosa.

È importante che gli ebrei lo facciano per due ragioni: la prima etica, e non occorre spiegarne i motivi, mentre la seconda è strategica, perfino utilitaristica. Senza una loro piena e tempestiva condanna della guida politica israeliana, si andrà infatti ad alimentare anche in Occidente quell'antisemitismo non più strisciante ma che rialza il capo orgoglioso, come nelle manifestazioni pro palestinesi dei college americani, o nelle farneticanti dichiarazioni di Chef Rubio e altri oltranzisti di una pseudo virtù. E non valgono, di nuovo, i se i ma e i però.

Che gli ebrei del mondo facciano sentire la propria voce, come qualcuno – penso in Italia a Moni Ovadia, o a Gad Lerner – già sta facendo. È solo un consiglio amichevole, sia chiaro, a loro carico nessuna responsabilità, ma piuttosto il rischio che tramite il silenzio si alimenti la confusione tra ebraismo e israelismo, che è cosa diversa ancora dal sionismo. Ma se decidono di spezzare questo vincolo vizioso, devono essere in tanti ad esprimere la condanna delle politiche militari di Israele con chiarezza, prima che il mondo torni a condannare gli ebrei.

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