sabato 2 giugno 2012

Consigli di boicottaggio

Da qualche giorno ho notato che alcune parole contenute in questo blog risultano linkate. E' sufficiente sfiorare i termini in questione con il puntatore del mouse - il termine carne nel post precedente, ad esempio - perché si aprano dei pop up pubblicitari che invitano a qualche sorta di gioco informatico: per poter "vincere il nuovo iPad", o almeno così viene sbandierato. Non so se la cosa avvenga su tutti i computer e con tutti browser - ad esempio, a me succede solamente con Google Chrome - e mi sembra perfino pleonastico aggiungere che io sono del tutto estraneo a tali invadenti intrusioni pubblicitarie. Considero però un buon costume difensivo dallo spamming ciò che gli psicologi chiamano modernamente formazione reattiva, ma il cui meccanismo già era stato intuito e descritto da Friedrich Nietzsche, che con la consueta enfasi nominale l'aveva battezzato "malattia delle catene". In soldoni: fare il contrario di quello che ci viene detto. Per questa ragione io invito i lettori di Fontana con soldino a NON acquistare quel sopravvalutato accrocchio informatico intinto nell'acqua benedetta da Steve Jobs, né a partecipare ad alcun gioco con cui cercano di spennarci qualche nocciolina. Ok, Nietzsche avrebbe biasimato anche il mio suggerimento - secondo il grande filosofo l'opposizione rappresenta una forma di vincolo, già che non ci consente di emanciparci psicologicamente dall'oggetto che ha suscitato la nostra re-azione negativa. E dunque il nostro gesto di rivolta, fosse solo cognitiva, possiede un intimo valore controfattuale, di natura per l'appunto "incatenante". Trasformare i consigli per gli acquisti in consigli di boicottaggio, beh, andrà allora considerato come un leggero raffreddore da catenelle, diciamo così, ma mi sembra l'unico spiraglio che hanno lasciato alla nostra gabbietta. E allora cacciamoci il becco e cominciamo a grattare!


Nessun commento:

Posta un commento