Ci sono parole che ci affascinano per la mancata corrispondenza con un oggetto, o meglio perché quell'oggetto è così infrequente o antiquato da risultare artificioso, letterario. E così a imporsi è il suono, che come diceva un direttore di orchestra a proposito della musica: è sintassi senza semantica.
Il primo termine che mi viene in mente è galosce -
cosa sono esattamente le galosce? Negli anni l'ho ricercato chissà quante volte
sul dizionario, ma giro poche settimane finisco col dimenticarlo.
La stessa sensazione credo la possa provare un
adolescente occidentale con la parola società. Ma come, si potrebbe obiettare,
la società è il sistema di pratiche e credenze (cultura) che lega uomini e
donne in un determinato tempo e luogo; il rapporto può essere più o meno
dinamico, andando a costituire lo sfondo dell'agire umano.
Sì, è corretto, come è corretta la seguente
definizione di galosce, che per l'ennesima volta ho ricercato su Wikipedia:
"galosce, o calosce, dal francese galoche, sono protezioni in gomma da
indossare sopra le calzature per proteggerle da acqua o fango, con l'intento di
mantenere i piedi asciutti. Sono realizzate in gomma o plastica e possono
essere fatte a forma di stivale oppure di scarpa."
Eppure, anche sapendolo, cosa te ne fai? A parte
comprendere le descrizioni di Balzac, vedi in giro qualcuno con indosso le
galosce? Lo stesso possiamo dire per società. C'è un dato statistico che
restituisce questa sensazione di sfarinamento umano, di dis-sociazione.
Negli Stati Uniti i matrimoni tra persone che
votano per partiti diversi (e cioè uno per i Repubblicani e l'altro per i
Democratici) sono a oggi il 4% del totale. Nel 2016 erano il 9%. Negli anni
Sessanta il 15/20%. Negli anni Cinquanta superavano il 25%.
Certo, possiamo dire che noi non siamo gli Stati
Uniti, ma faccio ugualmente fatica a immaginare un matrimonio tra un elettore
di Vannacci e un'elettrice di Elly Schlein, o viceversa. Si è tornati a guelfi
e ghibellini. La stessa fatica nell'immaginare le parole galosce e società
sulla bocca di un quindicenne.

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