sabato 3 aprile 2010

Torpore


La gamba ripiegata su se stessa
o sotto all'altra gamba
ci si alza, così, all'improvviso
nel passo svelto ma
subito senza forza;
intanto il telefono squilla
dalla porta aperta della cucina
e squilla ancora, ti richiama al mondo.
Se frena è allora il limbo
che sottile ottenebra il sangue:
parte di questa terra
e parte di un piacere osceno
della carne - sì, come pregustando
un'assenza.

Nessun commento:

Posta un commento