giovedì 5 settembre 2024

Papaveri e papere 2.0

Se la politica è anche corpo, trovo interessante provare a individuare un correlativo tra i nostri politici e i dati morfometrici da essi incarnati. A sinistra prevalgono fattezze assolutamente nella media, e, con eccezione di Fassino e in parte Rutelli, non mi viene in mente nessun politico veramente basso o veramente alto – lo era Craxi, per quanto la sua collocazione a sinistra è ancora fonte di dibattito. Mentre a destra l'involucro fisico occupa la scena pubblica secondo le più varie occorrenze: basso era Berlusconi e bassa appare anche Meloni, la quale vive la propria statura con maggiore serenità; minuscolo Brunetta, al punto da rendere squallido ogni tentativo di fare ironia sulla sua condizione: fuoriuscito dalla destra di governo, ne rimane tignoso emblema nella memoria; Sangiuliano, nelle foto accanto a Maria Rosaria Boccia  l'ex amante, ora non è più l'insinuare dei maliziosi  che fa da parametro prospettico come la lattina di Coca-Cola per le riproduzioni in scala dei monumenti celebri, sembra non superare il metro e sessanta, il web non offre indicazioni più precise. Ma contemporaneamente abbiamo Crosetto con il suo metro e novantasei, Gianfranco Fini è alto 1.88, la stessa statura sia di Luca Barbareschi sia di Briatore, che andrà collocato anch'egli a destra per quanto si tratti di una destra antropologica e non politica, come nel caso di Bandecchi la cui dismisura avviene in ogni triplice coordinata spaziale. Giuliano Ferrara e Adinolfi prediligono l'espansione orizzontale, Vannacci torna a puntare nella direzione del vertice – quanto sarà alto: 1.90? – mentre la statura di Salvini è di "solamente" un metro e ottantacinque, comunque attestandosi ben al di sopra della media maschile attuale, che è di un metro e settantasette. A quel dato la sinistra sembra volersi cocciutamente attenere, reificando la vocazione maggioritaria che la contraddistingue: tutto ciò che viene prodotto dal PD deve corrispondere a un sentire che ha posto l'asticella alla tacca di una cauta normalità; Fabio Fazio per intenderci, anche fisicamente rappresenta il calco a cui riferirsi, l'idea platonica di sinistra nel nuovo millennio. Fazio non è alto e non è basso, non è bello e non è brutto, di certo è intelligente ma non geniale, ed è agevole accomodarsi sulle sue poltroncine di pelle bianca, le domande rivolte agli ospiti riflettono il range medio in cui si colloca. Diversamente, a destra prevale il culto dell'individualità, all'omologazione statistica viene preferita la differenza chiassosa, "je suis comme je suis" cantava Édith Piaf. La misura fisica ha così margine di oscillare liberamente, ci ricorda Mister Fantastic, il personaggio creato da Stan Lee in grado di estendere o contrarre a piacere il proprio corpo, dei Fantastici Quattro era il brizzolato leader in tutina blu. Non bisogna dunque criticare l'intervista di ieri sera di Sangiuliano al TG1, ha semplicemente fatto ciò che la destra sa fare meglio: altalenare frasi smozzicate tra le vette delle intenzioni e gli abissi della prassi.

Nessun commento:

Posta un commento