Le stagioni
della vita. Filosofia, psicologia, antropologia. Anche e soprattutto la
letteratura. Sono numerose le discipline che si sono fatte carico di questo
enigma, e sterminati i tentativi di cogliere l’essere umano nel tempo. Proverò
a dare anche il mio umilissimo contributo. Per come la vedo io, le stagioni
della vita dell’uomo, anzi meglio del maschio, sono quattro. Riassumibili in
altrettante domande:
1) Quando, all’entrata della scuola, incontri un tuo
compagno di classe. Dopo una pacca scherzosa sul giubbotto, ti confida che sta
uscendo con una nuova ragazza. E tu gli domandi: Chi è?
2) Quando, alla
macchinetta del caffè, incontri un tuo
collega di lavoro. Basta una strizzatina d’occhio e lo capisci, è un vostro
codice. Segno che sta uscendo con una nuova conquista. E tu gli domandi: Com’è?
3) Quando, in
coda allo sportello della banca, incontri un tuo socio dell’esclusivo circolo
Vattelapesca. Mentre ti stringe la mano con vigore si china furtivo verso di
te, poi te lo chiedo con un filo di voce. Vuole che tu lo copra con la moglie
la sera in cui esce con la nuova segretaria. E tu gli domandi: Quanti anni
ha?
4) Quando,
aspettando il turno per l’esame della prostata, incontri un tuo vecchio
rivale in amore. Parlate dei bei tempi passati, di quella stronza che ha fatto
soffrire entrambi. Ma chi se ne importa, nemmeno la ricordo più, conclude
lui con una scrollata di spalle. Ora mi vedo con una donna dell’est, se vuoi te la presento. E tu gli domandi: Quanto prende?
Nessun commento:
Posta un commento