venerdì 14 gennaio 2022

Parliamone...


Anni fa avevo il grilletto facile. Bastava che qualcuno mi guardasse storto, o mi mormorasse qualcosa di sbagliato. Dici a me? rispondevo io, parli con me? sibilavo come De Niro in Taxi Driver, e poi bum bum, due pallottole nella pancia, oppure in testa, in bocca e perfino nella schiena, secondo la geometria dell’infamia. In questo non avevo un protocollo fisso, uccidevo all'impronta.

D'accordo, succedeva solamente in sogno, in fondo chi non si trasforma in killer mentre dorme, mi dicevo sbadigliando al risveglio. È normale. Poi uno mi psicanalista mi disse: “Guarda che non è proprio così, non è normale. In trent'anni che faccio questo lavoro non ho mai trovato qualcuno come te. Le persone di solito non ammazzano altre persone, nemmeno quando dormono, parliamone..." E ne parlammo.

Ora è molti anni che ho interrotto le sedute di psicanalisi, chissà se il mio vecchio analista è ancora vivo, era un uomo piccino che ricordava Perry Mason. Comunque non l'ho ucciso io, giuro! Con quelle cose ho smesso. Ci ho dato un taglio. Adesso, quando vado a letto, tiro fuori una corda, ci faccio un bel nodo e zac; oppure mi lancio dal balcone; ingollo una scatola di pilloline rosa; lascio aperto il gas e cose così, anche in questo caso il mio inconscio trova molti modi per soddisfare il suo desiderio profondo: ammazzarmi.

Ma in realtà, in sogno, mentre dormo e ammesso che riesca a dormire, non sono proprio io a lasciarci le penne; l’impressione è che si tratti del corpo (identico al mio) e della vita di qualcun altro. La stessa persona che ritrovo nel letto al risveglio, buongiorno, buongiorno, ci salutiamo freddamente e poi ognuno per la sua strada, che curiosamente è la stessa.

La notte successiva devo allora ricominciare tutto da capo. In fondo è normale, mi dico nuovamente: chi non si suicida in sogno? Ma questa volta non c'è nessun Perry Mason a rispondermi: “Parliamone...”

2 commenti:

  1. Io però indagherei sul tuo vecchio analista, il piccoletto masoniano..

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  2. L'ultima volta che lo vidi dimenticai nel suo studio il cappello. Un atto mancato su cui si potrebbero spendere intere sedute, a settanta euro a botta, no grazie, ho già dato... 😉

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