martedì 2 agosto 2011

Borghezio, o sulla polenta come fattore politico


Ecco, io pensavo, ma se Breivik scriveva invece che gli piace la polenta, sul suo blog o sito internet o dove cavolo scriveva, se Breivik scriveva questa cosa qui e non che bisogna difendere l’Europa cristiana, e bionda e con gli occhi azzurri non dimentichiamoci alta, anzi grande! , difenderla dall’invasione mussulmana, una razza piccola che di grande ha giusto i cammelli e le piramidi, per le quali in verità non ha fatto molto, se le è trovate lì già belle e fatte, e anche i cammelli, dal buon Allah, che a ben vedere poteva farli un po' meglio e con un po' di impegno e senza tutte quelle gobbe, poi deve aver fatto i dromedari, appena un filo più riusciti, perlomeno di gobba ne hanno una soltanto nel mezzo, non sta mica male, da cui deriva che quello sul pacchetto delle Camel è certamente un dromedario, non un cammello come vogliono farci credere, i mussulmani dicevo che sono molto ma molto più piccoli delle piramidi, con gli occhi neri e, pare, almeno così mi hanno riferito, svariati tra loro mostrano i segni inequivocabili di una cifosi dorsale, più comunemente detta gobba etc etc... No, semplicemente la polenta: Breivik scriveva che gli piace la polenta. E così Borghezio rispondeva l'intervistatore domanda e lui risponde, di solito funziona così che la polenta è un piatto condivisibile, usava proprio e ancora l'aggettivo condivisibile, specie quella con il formaggio fuso, la polenta taragna, che è addirittura altamente condivisibile, anzi ottima, come piatto, in particolare d'inverno per il suo alto valore nutritivo e calorico, a cui far seguire una bella grappetta e una sigarettina, magari una Camel, che è quella con il dromedario stampato sul pacchetto, ricordate, ecco, io pensavo, ma succedeva lo stesso tutto 'sto casino?

Voglio dire, e questa volta lo dico chiaramente: le idee di Borghezio sono oscene di per sé, per quel che dicono e si propongono di fare. Non per l'occasionale coincidenza con le idee espresse da altri, e nella fattispecie da Breivik, verso le quali ha manifestato il suo in fondo ovvio favore (Breivik scrive cose che Borghezio va ripetendo da anni...) durante un'intervista radiofonica. E cioè le idee di Borghezio sono oscene, stupide, aggressive, mortifere indipendentemente dal fatto che uno schifoso assassino le propugni pubblicamente, e viceversa. O detta in termini filosofici, proviamo a seguire questo sillogismo:

1) Anders Behring Breivik è un pericoloso pluriomicida, premessa maggiore.

2) Anders Behring Breivik ha dei pensieri, premessa minore.

3) Dunque, chiunque condivida i pensieri di Anders Behring Breivik è un potenziale e pericoloso pluriomicida, conclusione.

No, questo non era un sillogismo, era un falso sillogismo. Perché la presenza contemporanea, in Breivik come in chiunque, di comportamenti e di idee, non istituisce immediatamente un rapporto di consequenzialità diretta tra i due ambiti; che per altro neppure si escludono, sono per così dire compatibili. E in ogni caso se un criminale esprimesse il suo gradimento per la polenta o la pizza o qualsiasi altra cosa, non squalificherebbe automaticamente la polenta o la pizza o qualsiasi altra cosa. E ciò perché sono circostanze parallele, non verticalmente legate.

Sarebbe dunque utile non perdere il senso logico della concatenazione dei pensieri con i fatti, specie in questi drammatici momenti. E se stiamo a quelli, ai pensieri così come si mostrano, indipendentemente dalla contingenza dei fatti, ne abbiamo già a sufficienza per dire quanto sia scandaloso quel che pensano e affermano entrambi: Anders Breivike e Mario Borghezio. Che, per pura coincidenza, lo pensano e affermano assieme, ma che rappresentano due nemici assai diversi (sì, ho scritto proprio nemici).

2 commenti:

  1. "Quando il culto prevale sulla cultura, inizia il fanatismo." -Pino Caruso

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  2. Il Culto e i riti, se controllati all'interno di una struttura democratica, sono funzionali. FUNZIONALI a causa di una visione deterministica dell'uomo.Ciò è detto in senso generico, senza alcun riferimento allo specifico caso trattato.
    Dom Milazzo

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