mercoledì 3 luglio 2013

Categorie, tra Hitler e Gheddafi, qual è il tuo posto?



Le categorie, magari non saranno scientifiche, e però fan comodo. Non ricordo più chi diceva che il mondo si divide in due categorie: quelli che dividono il mondo in categorie e quelli che non lo fanno. Così, anche volendo, non si sfugge… E dunque tanto vale cercarsi le proprie, di categorie, che nel mio caso
taglia, ricuci, sintetizza alla fine son solo tre. Le tre forme base in cui suddivido l’umanità con una certa ragionevole sicurezza.

Esiste un semplice test, per capire a quale categoria appartiene chi mi sta di fronte. Un cane esce dall’acqua (mare, lago, fiume… a piacimento) e si scrolla nelle vicinanze, spruzzando i presenti con minuscole goccioline. Se tu fossi tra questi, come reagiresti?

A) Sorridi, magari aggiungendo una battuta simpatica o l’amichevole complicità consegnata allo sguardo.

B) Fai finta di niente, ignorando del tutto il cane e i diffusi gridolini che si sollevano dall'intorno. Del tipo: non pervenuto.

C) Imprechi a voce bassa, ma non troppo bassa, così che il padrone dell’animale possa sentirti e anche i vicini, nella convinzione che il tuo disappunto costituisca la base per una riottosa solidarietà. E sono mezze frasi del genere:

“Che se li tenessero al guinzaglio!”; “Pensano che la spiaggia sia loro”; “Ecco, lo sapevo, cosa ti avevo detto, ci mancava anche questa…”

Per esperienza, quasi tutti i bambini appartengono alla tipologia A, la maggior parte dei B è costituita da maschi caucasici adulti, mentre la reazione C è tipicamente femminile, con punte superiori al 90% tra le seguenti sottocategorie:

1) Donne con capelli corti tinti di biondo, o la permanente in uno squillante henné.

2) Sportive incallite, abbronzate, le incontri al supermarket che contano le calorie sul tubetto della maionese, né gonna né pantaloni ma tuta Adidas e zainetto.

3) Magroline, loro, con annesso compagno marito con occhiali tondi e pancetta, che di continuo rincalzano: "Fai questo, fai quello, dai, su..."

E infine c'è l'eterna discriminante dell'automobile: donne, ma anche uomini in possesso di auto come la nuova Mini, Mercedes SLK o qualsiasi modello suv; in quest'ultimo caso, dopo aver imprecato corrono subito a lavarsi nella zona investita dagli spruzzi, paventando un possibile contagio. Come Gheddafi, dittatore ipocondriaco, e a differenza di Hitler, che stravedeva per i cani.

4 commenti:

  1. Cazzarola: non sapevo di essere anche caucasico!

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  2. se poi giri al volante di un suv, Roby, oltre a essere caucasico, saresti perfetto per la mia statistica ;-)

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  3. Spiacente. Fiat Bravo, a GPL. E "fà che 't n'abie", diceva mio nonno!

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  4. io femmina caucasica...senza volante...no in biondo o abbronzata: quando un cane si scrolla l'acqua aspetto finisca...senza sorriso e senza astio

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