mercoledì 16 maggio 2012

Criticità, un lapillo rovente dal cratere della lingua

Criticità. Da alcuni anni sta guadagnando spazio questa espressione. Che è un sostantivo. Normalmente sono i sostantivi che si evolvono nella forma di aggettivi - bellezza\bello, forza\forzuto, sole\solare... - ma in qualche raro caso, come per l'aggettivo critico, avviene anche il contrario. Criticità è dunque un aggettivo sostantivato, come si dice. E che sta a indicare la qualità dinamica di una circostanza la cui soluzione si presenti difficoltosa, e di conseguenza necessiti un'interpretazione preliminare, adeguata a tale difficoltà. Tutto ciò si risolve in tre sole sillabe: problema, che è un altro sostantivo ma per così dire "nativo" (in realtà il linguaggio è completamente plasmato dentro il fango della storia, ma non andiamo troppo per il sottile). In ogni caso, quando viene utilizzato, in genere con austero compiacimento, il termine criticità sta implicitamente ad affermare: c'è un problema, c'è 'sto cavolo di problema che non sappiamo bene da che parte pigliare. L'ha detto anche Mario Monti proprio ieri, ha detto criticità a proposito della funzione di Equitalia, non potendo dire c'è 'sta cavolo di banda di stronzi che sta strozzando gli italiani. Ma quando noi prendiamo un lungo e corrucciato respiro... e poi ce ne usciamo con quel contorto singulto fonetico - criticità, faccio già fatica a scriverlo - al posto del rotondo ed eufonico problema, cosa stiamo suggerendo? Forse che un poco stronzi lo stiamo diventando anche noi, e invece di accordare le cadenze semplici e chiare e belle della lingua italiana, con i suoi sostantivi torniti da infinite generazioni d'uso, come per l'economia ci stiamo affidando ai derivati. Quindi ci arrampichiamo sugli specchi cacofonici di una neo-lingua che ha smesso di dire, di cantare le cose, e che dunque rappresenta un problema. Pardon, una criticità.

2 commenti:

  1. Pure il povero "problema" ha subito un'orrida mutazione ed è diventato "problematica"! SIGH!

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    1. caro "creativo galattico", hai proprio ragione: another brick in the wall...

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