martedì 12 aprile 2011

Se queste sono le isole, ben vengano i naufragi (consigli per gli acquisti)


Nella mia nuova veste di libraio: una proposta. Anzi, cinque, quasi un ciclo. L'argomento non è però di pertinenza zoologica, come potrebbe sembrare a prima vista, e neppure un trattato di cinofilia a dispense settimanali, quelle che escono in edicola e subito vengono sopraffatte dalle nuove uscite: Tutto uncinetto se non addirittura soldatini colorati che ti puntano lo schioppo in viso, imponendoti una sosta nei voluminosi gironi dell'inutile. Forse, seguendo lo stesso andazzo vagamente cialtrone, potremmo titolare l'ideale cofanetto con la sigla "non solo cane", come si intuisce dalla lista dei titoli che elenco più sotto, sotto forma di banner al sito di Amazon (dove è possibile acquistarli a prezzi scontati).
D'accordo, si parla comunque di animali. Ma per parlar d'altro, per dire bellezza e meraviglia e tenerezza e dedizione e gioia e spavento e amore e dolore e morte ma soprattutto presenza, qui, ora, adesso, che dall'umano sempre rotola fuori per lo scivolo differito di una lingua, mentre nell'eloquente silenzio dei nostri compagni a quattro zampe si rende manifesta nella sua attualità scandalosa: essere come condizione emotiva e biologica, prima ancora che spirituale e dilazionata nel tempo. Essere per essere. Ma stavamo parlando di cani, giusto? E di libri.
In una delle strisce più candide dei Peanuts, Charlie Brown, seduto di spalle sotto a una grande quercia, confidava a Piperita Patty: "Felicità è possedere un cucciolo caldo". Al punto che il concetto filosofico di esistenza, nella quotidiana confidenza con un cane, si sperimenta non più come spigolosa e austera cognizione intellettuale ma bensì cosa viva, ossia "sustanza di cose disperate", per parafrasare i versi altissimi della Commedia.
Un particolare tipo di "disperazione" però, intesa quale azzeramento dello slancio psichico verso la dimensione dell'ulteriore; ma anche senza retrocedere di un nulla verso il posteriore, il malumore, il rancore. Disperazione come indifferenza alla stessa speranza, essendo la felicità, insieme alla più cupa tragedia, già tutta conficcata nel presente, in quell'adesso pulsante svelato da un bambino con la testa tonda e glabra. Un cucciolo caldo, tutto qui.
Di esistenza sguainata e scintillante come una spada, di questo ci parlano allora i cinque libri indicati più sotto, quasi fossero le zampe, più la coda, di un unico cagnetto che si alza e ci viene incontro dimenandola per la sola gioia della nostra vista. Di esistenza e di naufragi.
Ma in fondo non c'è poi tanta differenza tra naufragare e stare rannicchiati sotto i rami fronzuti di una quercia, al riparo dalla minacce del tempo, gli agguati del concetto, proprio come fa quel cucciolo che è felice quando viene servita la cena o sente girare la chiave al rientro del suo amico umano. No, non c'è tanta differenza tra queste apparenti certezze e lo sprofondare nell'abisso muto dell'attimo. Se queste sono le isole, scrive infatti Marco Lodoli, ben vengano i naufragi.
Nel naufragio altre volte è però squassato dal vomito, il nostro cucciolo è una vela in tempesta, così come continua Lodoli nel suo capolavoro più alto e ispirato, descrivendo la malattia della propria barboncina Zoe. Zoe che è pura vita, e anche al culmine del dolore muove un poco la codina: "perché è una donna e soffre, ma mi vuol consolare."
Ecco, non dico tutti, ma almeno uno dei libri che vi propongo, magari il mio amatissimo Lodoli, prendetelo, rubatelo, fate un po' come vi pare. Ma leggetelo, vi invito a leggerlo! Già che la letteratura, al suo meglio, è proprio questa cosa qui: una donna che soffre e si dispera, eppure non smette di muovere neanche in quel doloroso frangente la codina. E anche se non c'è salvezza al mondo, non c'è mai pace, somiglia a un cucciolo caldo. Che ci vuol consolare.



Ps - Aggiungo altri due titoli a questa pentalogia canina. Sono due romanzi che io trovo importanti, oltre che molto belli:

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