

Domanda. Perché quando Umberto Tozzi, febbraio 1991, va a Sanremo con una canzone dal titolo
Gli altri siamo noi, Radio 3, nel frattempo, trasmette il concerto numero 3 per pianoforte e orchestra Rachmaninov?
E bon, questo possiamo anche capirlo: Rachmaninov, 'sti cazzi!
Ma perché, e questa sarebbe la vera domanda, quando
Enzo Bianchi preannuncia un libro di teologia morale, maggio 2010, intitolato
L'altro siamo noi, Radio 3 invece di trasmettere Rachmaninov dispiega tutte le sue armate suadenti per allertarci sul fatto che è quella roba lì, la cultura?
Non sarà che nel passaggio dal plurale (gli altri) al singolare (l'Altro), si è giocata anche una partita decisiva che riguarda la definizione di
highbrow e
lowbrow... Là dove con cultura alta si intenda quell'atteggiamento che pretende di tradurre il molteplice della cultura bassa (o pop) dentro lo stemma supponente e austero dell'Unico...
E sì che sarebbe bastato leggere il titolo del libro di Enzo Bianchi, per capire che le cose sono molto più mobili e transitive di quel che pensa Radio 3. L'altro siamo noi, già. O ancora meglio, ancora prima, bastava sintonizzarsi su Sanremo. Febbraio 1991.