martedì 5 luglio 2022

Excusatio non petita accusatio manifesta


Lo confesso: ho scorso anch'io, con distratta simpatia, le foto del matrimonio a Montalcino tra Francesca Pascale e Paola Turci.

Tutto bello, per carità, una favola edificante e progressista, i finali in cui vissero felici e contenti a me piacciono sempre. Mi ha però colpito una cosa. Come spesso avviene nelle coppie omosessuali, veniva mimato un gioco tradizionale delle parti, in cui a occupare il ruolo maschile è con tutta evidenza Francesca Pascale; sempre bellissima, ma ora con un taglio da monello degli anni Trenta, perfino l'espressione del viso possedeva qualcosa di androgino.

Sì, è lei il maschio della coppia, malgrado la più giovane età  ma è anche questo un luogo comune da sfatare, come il machismo esibito in più occasioni dal suo ultimo e più celebre fidanzato.

Ed è così che arrivo al punto: se la precedente compagna di Berlusconi rivela ora un lato maschile di cui non ci eravamo mai accorti, non è che lui, con le sue frasi galanti rivolte alle belle donne, la cura ossessiva del proprio corpo, le barzellette su quel puttaniere del Cavalier Bestetti  suo doppio simbolico , non è che anche Berlusconi, al fondo, magari inconsciamente... Insomma, ci siamo capiti.

Della serie: excusatio non petita accusatio manifesta.

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