martedì 16 luglio 2024

Un Premio Strega al giorno leva la morte di torno


Ho notato che quando sui social non si offre un tema del giorno – può essere il Festival di Sanremo, un’importante manifestazione sportiva come i campionati europei di calcio, oppure la pubblicazione, da parte del New York Times, di una classifica letteraria in cui svetta un titolo italiano (giudizio accolto dalla maggior parte degli utenti della mia bolla con ligure mugugno), o ancora la gaffe di un politico a caso, vanno bene anche risultati di elezioni e vittime "collaterali" di un altro conflitto a caso, di cui scordarsi il giorno successivo incalzanti da nuovi spunti per dire la propria – in quei giorni di magra, dicevo, il famigerato algoritmo diffonde post di compleanni e matrimoni, commosse parole accompagnano la morte di persone o animali amati; non molto diverso il format tra un cocker spaniel e il vecchio zio che era stato compagno di scuola di Tarcisio Burgnich, a ogni ricorrenza famigliare lo ricordava a fine pasto, una punta di vibrato nella voce. È come se l’accadere di eventi reali spesso dilatati nella percezione degli stessi – resta infatti da capire se un cantautore incanutito dedito al revenge porn sia davvero un evento... – finisse col sospendere l'esperienza del tempo biografico, con i suoi lutti, le sue gioie e intermedi stati d'animo, sostituita da una repentina alternanza tra tigna rabbiosa e garrulo sarcasmo; in ogni caso, sempre meglio del nulla che si intravede al termine della sabbia dentro la clessidra, controfigurazione occidentale del nirvana. E così, pensavo, per realizzare il mito transumano di vivere in un eterno spensierato presente, sarebbe sufficiente istituire un Premio Strega per ogni giorno dell’anno.

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