Ieri ho pubblicato la copertina di un libro di tale Lara Stelee (immagino sia uno pseudonimo) nel quale si promette di svelare ogni segreto su una pratica diffusa nelle carceri di massima sicurezza e augurata a chi non concede la precedenza sulle strisce; e in effetti in 109 pagine qualcosa verrà pur detto, ho scarsa confidenza con la materia ma vado in fiducia.
Poco importa che l'approccio appaia particolarmente buffo e sgangherato, se non bastasse il titolo – "Guida completa al sesso anale per lui e per lei" – ci pensa l'occhiello a chiarire le intenzioni: "tutto quello che dovete sapere per poter incu**** il vostro partner e farlo impazzire di piacere". Il fatto è che non si tratta solo di celia ma di emblema, nella comicità di quel titolo riverbera un tratto comune all'editoria del nostro tempo.
Si tratta ormai di un vero e proprio genere, potremmo definirlo manualistica di relazione. Non c'è un aspetto del rapporto uomo donna, uomo uomo, donna donna, genitori bambino, umani animali, piante, robot, extraterrestri e insomma chiunque con chiunque per cui non venga offerta una soluzione virtuosa, un'ortoprassi. Quindi un libro che l'involtoli e ne faccia pedagogia.
D'accordo, il kamasutra e l'ars amandi rappresentano un
precedente antico e dovizioso, ma nella partita a poker con la storia il rilancio appare inaudito.
In fondo ciò che ci emoziona nell'incontro tra corpi è la sua natura di evento –
qualcosa che accade come lo scirocco: se stai andando per mare si gonfia il
fiocco e si tende la randa, mentre in casa sbatte una finestra. Così, se
riduciamo l'evento ad argomento, magari le cerniere della finestra dureranno
più a lungo, però ci perdiamo qualcosa... La sorpresa, il sobbalzo, l'emozione
dell'imprevisto. A quel punto tanto vale sostituire anche le vele con un motore
fuoribordo.
Non voglio generalizzare nemmeno in senso opposto, per quanto lo sfiorarsi inatteso di due mani che fino a un attimo prima erano diversamente intente – ad esempio a infilzare delle olivette di Gaeta – talvolta può essere più interessante di un pompino fatto a regola d'arte. Ammesso e non concesso che davvero esista l'arte del pompino, lo scopare da dio, fare impazzire di piacere il vostro partner come assicura Lara Stelee, seguendo istruzioni simili a quelle per montare uno scaffale Ikea.
E se ogni rapporto compreso quelli sessuali, anzi soprattutto i rapporti sessuali di ogni genere e forma, non fosse invece un tentativo con cui gli esseri umani si scambiano la propria singolare e perciò tanto più preziosa imperfezione, come fanno le scimmie quando si spulciano a vicenda? Ma immagino che la Stelee non sia d'accordo, e ho visto che è già alle stampe un imperdibile sequel sul cunnilingus.
niente di più deprimente che affrontare le vicende della vita, sessuali e non, con lo specifico manuale in tasca, si è già perso in partenza.
RispondiEliminamassimolegnani
La chiamano società della performance, bisogna eccellere in tutto. Anche nel prenderlo e metterlo in quel posto...🙄
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