sabato 29 ottobre 2022

Memo Remigi c'est moi

Un uomo di ottantaquattro anni, di recente rimasto vedovo, fa scivolare la mano avvizzita sul sedere di una trentacinquenne, il tutto in diretta televisiva e ahimè (per lui) in favore di camera. Ciò che rende doppiamente triste una vicenda già squallida, è che quella mano appartiene a chi, cinquantasette anni prima, nel 1965, cantava:


"Sapessi com'è strano

Sentirsi innamorati

A Milano


Senza fiori, senza verde

Senza cielo, senza niente

Fra la gente, tanta gente


Sapessi com'è strano

Darsi appuntamenti

A Milano


In un grande magazzino

In piazza o in galleria

Che pazzia


Eppure

In questo posto impossibile

Tu mi hai detto ti amo

Io ti ho detto ti amo..."


Un testo di ingenua e delicata poesia sulle belle note di Alberto Testa, a insinuare il dubbio che l'episodio  si chiamano molestie sessuali, nessuna reticenza o assoluzione nel denunciarlo  celi una versione aggiornata dell'enigma della Sfinge risolto da Edipo: chi è quella creatura che all'alba gioca a biglie nei cortili; quando la luce è meridiana si innamora, non di rado ricambiato, spremendo il meglio dal proprio cuore; e al crepuscolo plana con pericolosi sussulti, come un aeroplano in avaria, su tutto ciò che gli ricorda quel meglio ormai perduto, specie se possiede la geometria tonda di un bel culo femminile?

No, la risposta non è Memo Remigi, troppo facile. Piuttosto il maschio occidentale tout court, che, a differenza delle donne, fatica a interiorizzare il monito biblico per cui "c'è un tempo per ogni cosa": tempo per giocare, innamorarsi, cantare e tastare culi  bada bene: il desiderio della mano deve fare da riflesso a quello del culo di essere tastato, in quel gioco erotico condiviso che si chiama petting.

Nel maschio i piani tendono piuttosto a confondersi. Ed è così con malinconia, più che con rabbia, o scherno, che riesco a commentare l'accaduto: "Memo Remigi c'est moi", anche se non ho mai carezzato sederi che non mi concedessero questo antico privilegio.

Nessun commento:

Posta un commento