Questioni senza dubbio cruciali, e il fatto che ne stiamo discutendo
testimonia che gesti stupidi comunque generano pensiero, altrimenti
dirottato sull'esito di una partita di pallone, o sulle ripicche nella
separazione tra Totti e Blasi.
Ma è un gesto, per l'appunto, stupido, perché il pensiero prodotto a questo
modo è inefficiente, non produce a sua volta azione. Potremmo andare avanti
settimane a commentare l'accaduto, ma nulla cambierebbe: né nei nostri rapporti
con l'arte, né in quelli con il pianeta e i suoi complessi equilibri.
Quindi, di tutta la faccenda, a me interessano altre domande: cosa si sono
spalmate sulla mano dopo avere lanciato la vernice? Colla, immagino, per
incollarsi alla parete, come mosche alla striscia gialla che pende dal soffitto.
Ma come si rimuove un essere umano da una parete? Quanto tempo ci si impiega?
Chi se ne occupa? Esiste la figura professionale dello scollatore di ecologiste
radicali dalle pareti dei musei?
Dubbi laterali insomma, digressioni dalla via maestra della stupidità. Come
Holden Caulfield quando si chiede dove volino le anatre del Central Park
durante l'inverno.
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