venerdì 14 ottobre 2022

Lateral thinking


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questo filmato, mostra due giovani ecologiste lanciare della zuppa in scatola su I girasoli di Van Gogh, subito dopo chiedendo: "Cosa è più importante, l'arte o la vita? E siete più interessati alla protezione di un'opera d'arte o a quella del pianeta e delle persone che lo abitano?"

Questioni senza dubbio cruciali, e il fatto che ne stiamo discutendo testimonia che gesti stupidi comunque generano pensiero, altrimenti dirottato sull'esito di una partita di pallone, o sulle ripicche nella separazione tra Totti e Blasi.

Ma è un gesto, per l'appunto, stupido, perché il pensiero prodotto a questo modo è inefficiente, non produce a sua volta azione. Potremmo andare avanti settimane a commentare l'accaduto, ma nulla cambierebbe: né nei nostri rapporti con l'arte, né in quelli con il pianeta e i suoi complessi equilibri.

Quindi, di tutta la faccenda, a me interessano altre domande: cosa si sono spalmate sulla mano dopo avere lanciato la vernice? Colla, immagino, per incollarsi alla parete, come mosche alla striscia gialla che pende dal soffitto. Ma come si rimuove un essere umano da una parete? Quanto tempo ci si impiega? Chi se ne occupa? Esiste la figura professionale dello scollatore di ecologiste radicali dalle pareti dei musei?

Dubbi laterali insomma, digressioni dalla via maestra della stupidità. Come Holden Caulfield quando si chiede dove volino le anatre del Central Park durante l'inverno.

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