Scopro ora dell'ennesima polemica che corre sul web, Selvaggia Lucarelli è
ovviamente in prima fila. L'oggetto, tesi della più feroce fazione, è
se i vecchi siano (testuale) rimbambiti.
Se penso a Vittorio Foa, Socrate, Junger, Scalfari e Gillo Dorfles, direi
proprio di no. L'ultimo, morto a 107 anni, era amico di un mio amico, con cui
condivideva la passione per lo sci. Andavano assieme a sciare a Bormio quando
Dorfles era prossimo a compiere un secolo, in cui mai ha pronunciato pensieri
meno che arguti.
Insomma, via, è una sciocchezza, torniamo a parlare d'altro. Ad esempio del
divorzio Totti Blasi. Però mi viene in mente che rimbambito è la prima
etimologia che ho imparato, già in quinta elementare sapevo che significa tornare bambini.
Ma allora sì, i vecchi sono rimbambiti: necessitano di accudimento come i
bambini, cure genitoriali, affetto, e non sempre trovano la parola giusta al
volo. Ciò vale anche per i quasi vecchi come me; o perlomeno io già mi commuovo
con maggiore frequenza, e ho ripreso ad acquistare le merendine Fiesta quando
vado al supermercato, in luogo della Ceres.
Paolo Conte, al solito, riesce a dirlo meglio di tutti: "Mangiano più
gelati e panna / da settant'anni in su / che in tutta la loro vita di ragazze,
/ adesso o mai più / senza chimere o tabù /la vita vale un Perù..."
Oltretutto non vorrei indagare troppo su quanti nostalgici rimbambiti abbiano fatto rivolare la destra.. e spesso per nulla vecchietti.. ;)
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