Il liceo classico
Manzoni si trova in via Orazio 3 a Milano, dove gli appartamenti costano
ottomila euro al metro quadro e i figli dei figli dei baby boomer studiano
Ovidio e aspettano il loro turno per salire sulla vetta, come turisti alpini
incolonnati alle pendici dell'Everest. Al liceo classico Manzoni si sono
diplomati Rossana Rossanda e Matteo Salvini, Enrico Mentana e Alessandro
Profumo, che con quel nome lì avrebbe potuto fare qualsiasi cosa – l'attore, la giovane proposta a San Remo, il sarto
e ovviamente il profumiere – ma si è accontentato di essere uno degli uomini
più ricchi di Italia. Il liceo classico Manzoni è stato occupato oggi dai suoi
studenti, quaranta di loro hanno dormito lì, o forse è stato ieri, non lo so
bene perché mentre mia madre seguiva il telegiornale io stavo sentendo gli Smiths.
Allo sfumare delle note di This Charming
Man, ho colto che l'occupazione del liceo classico Manzoni è avvenuta per
protesta contro "la vittoria di un partito storicamente legato a immagini
e retoriche fasciste, l'alternanza scuola lavoro e l'emergenza climatica".
Si esprimono con proprietà di linguaggio gli studenti del liceo classico
Manzoni, non siamo mica a un qualsiasi istituto per geometri o ragionieri, dove
avrebbero solo detto che ha vinto la Destra e bon, si riprende a tirarsi le
gomme e a guardare le gambe della professoressa accavallate sotto la cattedra.
Vinto, ma è solo un dettaglio, con ampio consenso dopo elezioni regolari, a cui
i genitori degli studenti del liceo classico Manzoni hanno certamente
partecipato, rinunciando al meritato riposo nella seconda casa di Bormio o
Rapallo pur di compiere il loro diritto e dovere alle urne. Una bella lezione
di vita, di "rispetto per le istituzioni e gesto di responsabilità verso
la cosa comune" dichiarano i padri, le madri, gli zii degli studenti del
liceo classico Manzoni, e intanto controllano gli indici azionari sullo
smartphone (si sa che le elezioni procurano una scossa ai mercati) e con
l'altro occhio leggono l'editoriale di Gad Lerner, che però ha studiato al
Berchet. Cambia il tono, questa volta sussurrato, ma la proprietà di linguaggio
è la medesima, in fondo da qualcuno avranno pure imparato i loro cuccioli, non
come quei genitori che ti strillano di non rompere il cazzo mentre guardano la partita
in tivù. Ecco, questo è tutto quello che so del liceo classico Manzoni. Molto
poco, a ben vedere. Ad esempio non so se nel programma di studio del liceo
classico Manzoni, sempre quello, in via Orazio 3 a Milano, sia compresa una
celebre poesia di Pasolini, la scrisse in occasione degli scontri a Valle
Giulia avvenuti il primo marzo del 1968. L'ho riletta. A un certo punto dice:
"Avete facce di figli di papà. / Buona razza non mente. / Avete lo stesso
occhio cattivo. / Siete paurosi, incerti, disperati / (benissimo) ma sapete
anche come essere / prepotenti, ricattatori e sicuri: / prerogative
piccoloborghesi, amici. / Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte / coi
poliziotti, / io simpatizzavo coi poliziotti..."
giovedì 29 settembre 2022
Il liceo classico Manzoni
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