giovedì 29 settembre 2022

Il liceo classico Manzoni

Il liceo classico Manzoni si trova in via Orazio 3 a Milano, dove gli appartamenti costano ottomila euro al metro quadro e i figli dei figli dei baby boomer studiano Ovidio e aspettano il loro turno per salire sulla vetta, come turisti alpini incolonnati alle pendici dell'Everest. Al liceo classico Manzoni si sono diplomati Rossana Rossanda e Matteo Salvini, Enrico Mentana e Alessandro Profumo, che con quel nome lì avrebbe potuto fare qualsiasi cosa – l'attore, la giovane proposta a San Remo, il sarto e ovviamente il profumiere – ma si è accontentato di essere uno degli uomini più ricchi di Italia. Il liceo classico Manzoni è stato occupato oggi dai suoi studenti, quaranta di loro hanno dormito lì, o forse è stato ieri, non lo so bene perché mentre mia madre seguiva il telegiornale io stavo sentendo gli Smiths. Allo sfumare delle note di This Charming Man, ho colto che l'occupazione del liceo classico Manzoni è avvenuta per protesta contro "la vittoria di un partito storicamente legato a immagini e retoriche fasciste, l'alternanza scuola lavoro e l'emergenza climatica". Si esprimono con proprietà di linguaggio gli studenti del liceo classico Manzoni, non siamo mica a un qualsiasi istituto per geometri o ragionieri, dove avrebbero solo detto che ha vinto la Destra e bon, si riprende a tirarsi le gomme e a guardare le gambe della professoressa accavallate sotto la cattedra. Vinto, ma è solo un dettaglio, con ampio consenso dopo elezioni regolari, a cui i genitori degli studenti del liceo classico Manzoni hanno certamente partecipato, rinunciando al meritato riposo nella seconda casa di Bormio o Rapallo pur di compiere il loro diritto e dovere alle urne. Una bella lezione di vita, di "rispetto per le istituzioni e gesto di responsabilità verso la cosa comune" dichiarano i padri, le madri, gli zii degli studenti del liceo classico Manzoni, e intanto controllano gli indici azionari sullo smartphone (si sa che le elezioni procurano una scossa ai mercati) e con l'altro occhio leggono l'editoriale di Gad Lerner, che però ha studiato al Berchet. Cambia il tono, questa volta sussurrato, ma la proprietà di linguaggio è la medesima, in fondo da qualcuno avranno pure imparato i loro cuccioli, non come quei genitori che ti strillano di non rompere il cazzo mentre guardano la partita in tivù. Ecco, questo è tutto quello che so del liceo classico Manzoni. Molto poco, a ben vedere. Ad esempio non so se nel programma di studio del liceo classico Manzoni, sempre quello, in via Orazio 3 a Milano, sia compresa una celebre poesia di Pasolini, la scrisse in occasione degli scontri a Valle Giulia avvenuti il primo marzo del 1968. L'ho riletta. A un certo punto dice: "Avete facce di figli di papà. / Buona razza non mente. / Avete lo stesso occhio cattivo. / Siete paurosi, incerti, disperati / (benissimo) ma sapete anche come essere / prepotenti, ricattatori e sicuri: / prerogative piccoloborghesi, amici. / Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte / coi poliziotti, / io simpatizzavo coi poliziotti..."

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