giovedì 18 settembre 2025

Barchette di carta

Dopo avere ricevuto assistenza da un operatore telefonico, il giorno stesso o, al più tardi, il successivo, arriva una mail per esprimere valutazione sul servizio. Mi dia un giudizio positivo, per piacere.

Te lo chiede con la voce che si fa più bassa al termine della chiamata, come se ti stesse confidando un segreto – da non rivelare a nessuno, mi raccomando! Sì sì, rispondo io. Le darò il massimo dei voti o delle stelline o di quello che è, cosa che poi faccio davvero.

A volte è possibile aggiungere un commento discrezionale, è lì calco un po’ la mano: Operatore gentilissimo e competente, problema risolto, mi raccomando non lo licenziate!

L’ultima frase in realtà non la scrivo, ma riassume il mio gesto. Un gesto che percepisco come eroico, sono orgoglioso di quel che ho appena fatto, mi sembra di avere gettato un salvagente a una persona che stava per annegare.

Quando vedo che esita, per pudore immagino, a farmi la richiesta, sono io ad anticipare le intenzioni. Grazie, grazie davvero replica l’operatore, e non si capisce se si riferisca al giudizio positivo o al fatto che l’ho sgravato dal compiere la questua.

A quel punto un po’ mi dispiace interrompere la telefonata, ormai mi sembra di parlare con un amico – di certo siamo complici – e vorrei chiedergli come va con la fidanzata; nel caso si tratti di una donna, sono tentato di invitarla fuori per un caffè. Ma ovviamente non lo faccio.

Ci lasciamo così, buona giornata, buona giornata e buon lavoro a Lei, solo su Amazon ci si dà del tu. Ciao Guido ti viene detto già dalle prime battute, io mi chiamo Ioana e parlo dalla Romania. Ti va bene o preferisci un operatore italiano?

No, va benissimo, gli italiani mi stanno mediamente sul cazzo, ma taccio anche quest'ultima appendice. Oltre al fatto che me la sto immaginando con tutti gli stereotipi etnici del caso; dunque un po’ in stile entraîneuse, confesso.

Probabilmente non ci sentiremo mai più, io e Ioana. Dopo averle lanciato il mio salvagente la riconsegno a flutti, una barchetta di carta che naviga nel grande mare del Capitale. Giusto il tempo di udire quell’ultimo S.O.S. Non dimenticare di lasciarmi un giudizio positivo, per piacere per piacere per piacere...

Nessun commento:

Posta un commento