giovedì 26 giugno 2025

плачущие мужчины

A me piace questa cosa dei russi che piangono tra maschi. Non è poco virile piangere tra maschi, per i russi almeno. Il maschio piangendo rimane maschio, meglio ancora diventa uomo, lo status biologico non viene intaccato, ma il sentimento lo accresce di una dimensione storica. A noi, fin da piccoli, è stato insegnato il contrario: se piangi sei una femminuccia.

A dire il vero io non conosco tanti russi, ma lo sostiene Paolo Nori in un suo scritto. Una volta Paolo Nori stava parlando con un camionista russo e fa una citazione da Puškin. A quel punto il camionista scoppia a piangere, lasciando l'interlocutore confuso. Allora il camionista lo abbraccia e gli sussurra all'orecchio: "Tu sei venuto fin qui dall'Italia... e conosci le parole... dalla tua bocca le parole del nostro Aleksandr Sergeevič... Non è commovente?" E così anche a Paolo Nori vengono gli occhi umidi.

Io ho pianto una sola volta assieme a un altro maschio. Era il mio medico della mutua, stavamo nel suo studio che si trova in un bel condominio al termine del Lungo Mallero Diaz, a Sondrio. Uno può pensare che mi aveva appena rivelato l'esito funesto di un esame  in effetti i miei esami del sangue, nell'ultimo periodo, non sono tanto belli, ma invece no: sono io ad avergli rivelato una cosa, una canzone di Vinicio Capossela per la precisione.

Io e il mio medico ci conosciamo da tanti anni, e così per fargli capire come mi sentivo  Come ti senti? era stata la sua domanda  ho tirato fuori lo smartphone e avviato l'audio della canzone su YouTube. La musica è ripresa da un brano di Thelonious Monk, Abide with me, il cui titolo a sua volta richiama un inno sacro del 1847, scritto dal curato scozzese Henry Francis Lyte è stato rielaborato da Capossela. Intanto, nella sala d'attesa c'è una persona che aspetta con le gambe accostate come le statue egizie; è un cinese sulla settantina, e dunque non è vero che quando i cinesi si ammalano non si curano, e non curandosi muoiono, e una volta morti vengono fatti sparire.

Io e il mio medico continuiamo ad ascoltare. Nessuno dei due parla, da lati opposti fissiamo un identico punto sulla scrivania  forse una ricetta medica, non ricordo , mentre le note raggiungono la sala d'attesa, dove sta seduto compostamente il cinese. Quando la canzone termina e rialziamo lo sguardo ci accorgiamo che stiamo entrambi piangendo.

Lacrime, proprio. Fuoriescono dalle sacche lacrimali di due maschi caucasici adulti, cosa facciamo adesso sembrano chiedersi, nel locale adiacente si intravede un lettino a cui è accostato lo sfigmomanometro. Intanto, un cinese continua ad aspettare il suo turno. Chissà cosa avrà pensato nell'udire le note di Thelonious Monk accompagnate dalla vocina stridula di Capossela... Grazie a Dio non doveva essere una cosa urgente, alla mia uscita con il fazzoletto in mano era ancora vivo, l'ho salutato con tono di scusa  ogni luogo ha le sue pratiche, e non si fa lo sci d'acqua in piscina  a cui ha risposto con gli occhi alla maniera dei gatti siamesi. Ma anche fosse morto, non avrei visto i manifesti funebri. 

Di seguito, il testo della canzone che si intitola Sopporta con me, dall'ultimo album di Vinicio Capossela, Sciusten Feste n 1965

"Sopporta con me, mio Signore
Per ogni evenienza, sopporta con me
Sopporta con me
Gli eventi precipitano, le tenebre sprofondano
Signore, con me
Sopporta tutto questo
Dove l'aiuto degli altri fallisce
Quando non basta più e il conforto svanisce
Aiuto dei senza aiuto
Sopporta con me
Soprattutto la sera

Ai margini del breve giorno della vita
La gioia della terra cresce e continua
Ma la sua gloria passa
Tutto intorno quello che vedo cambia e decade
Oh, ma Tu che non cambi mai
Insomma, sopporta con me

Non ti chiedo la carità né parole di conforto
Per chi mi hai preso
Per uno dei tuoi discepoli, eh, Signore
Familiare, disponibile, paziente, libero
Solitario
Non tenermi compagnia
Ma abbi il coraggio almeno una volta
Di sopportare con me

Non venire nel terrore come il re dei re
Ma delicato e gentile con ali di sentimento
Con lacrime per tutti i peccati
E un cuore nuovo per ogni necessità
Vieni, amico dei peccatori
Sopportiamo insieme

Nella mia testa continua a sorridere
Come nella prima giovinezza
E nel frattempo ho attraversato ribellioni e perversioni
Che non mi hanno più lasciato, ma io ho lasciato loro
Almeno alla fine, oh Signore

Sopporta con me
Sopporta con me, ne ho bisogno come le ore
Hanno bisogno di passare
Cosa, se non la grazia
Può alleviare il potere delle tentazioni
Chi, se non Tu stesso
Potrà guidare il mio restare
Sole e nuvole, Signore
Sopporta con me

Non temo nulla, se ci metteremo d'accordo
Il malessere è senza peso
E le lacrime non sono amare
Dov'è la punta della morte
Dov'è sepolta la vittoria
Trionferò lo stesso
Se Tu solo sopporterai con me

Resisti fino al passaggio
Prima che gli ochi mi si chiudano
Brilla nella nebbia e indicami il cielo trasparente
Il mattino irrompe in paradiso
E l'ombra inutile della terra sparisce
In vita e morte, Signore
Di questo davvero ti prego
In vita e in morte, Signore
Sopporta con me
Di questo davvero ti prego
Sopporta con me"



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