Ho visto ieri sera, con ritardo, la puntata di Otto e mezzo in cui era ospite Elly Schlein. L'ho vista sull'applicazione di La7, dopo che su giornali e web se ne stava parlando diffusamente.
Questa lieve dilazione temporale mi ha consentito
un approccio più analitico; in alcune occasioni ho fermato lo streaming, sono
tornato indietro, mi sono grattato la testa e ho pensato. E la considerazione finale non riguardava più
Elly Schlein, ma Giorgia Meloni.
Quanto è brava Giorgia Meloni, mi dicevo ogni
volta che la candidata alla guida del PD apriva bocca. E non perché sia
d'accordo con lei, con Meloni, intendo, una sirena che non riesce a strapparmi dall'albero delle mie convinzioni politiche, per tuffarmi nell'oceano di voti della Destra. Però capisco ciò che dice, oltre a sentire la passione autentica e un po' ruspante con cui lo intona.
Passione che si percepisce anche nella Schlein,
ma, come nelle auto sportive vendute agli americani ricchi e scemi, viene
contenuta, frenata, ridotta di potenza. E in ultimo, agli occhi di quel
virtuale elettore del PD che sono io, vanificata.
Mi riferisco al birignao di frasi fatte,
dichiarazioni virtuose di intenti – collegialità, mutualità, minoranze,
ecologia – senza alcun esempio concreto, che negli anni ha preso il nome di
politichese.
Tra le righe del politichese di Elly Schlein
qualcosa di buono lo si intuisce (ad esempio che è di sinistra, cosa non più
così scontata nel PD) ma il suo essere nata vecchia, alla maniera di quei bambini prodigio
che a quattro anni sanno già suonare il pianoforte, parlare tre lingue senza
dire nulla, la rende l'ennesimo candidato di coccio tra candidati di carne e
sangue che sa produrre la Destra.
Certo, a sinistra la ruminazione è pratica diffusa – nel tiepido della stalla non ci si espone alle turbolenze del reale e si è tra simili,
ci si intende –; con l'innegabile vantaggio di poter ponderare reazioni che
altrimenti rischiano di essere troppo impulsive. Meglio di niente, insomma.
Ma, se Schlein diventerà il segretario del PD, l'erba fresca della politica resterà appannaggio della Destra, che ha imparato che tra brucare e cacare meno filtri ci metti e meglio è. E in particolare
di Giorgia Meloni, la quale ha fatto proprio un celebre verso di Prevert: "je suis comme je suis". Elly Schlein è invece
come pensa si debba essere per essere di sinistra.
Considerazioni che apprezzo molto buona serata Piera
RispondiElimina